La misura verrà adottata in giornata, ma era stata anticipata da Johnson nel corso del dibattito di ieri alla House of Commons, quando il primo ministro britannico aveva detto: “Grazie ai fantastici progressi fatti con il coronavirus possiamo allentare le misure”.
L’allentamento delle restrizioni si riferisce in particolare alla rimozione del Green pass, dell’imposizione di lavorare da casa e dell'obbligo di indossare la maschera filtrante nelle scuole.
David Nabarro, commissario particolare della Organizzazione Mondiale della Sanità per l’emergenza coronavirus, ha commentato lo sviluppo della situazione in Gran Bretagna: “Guardando le cose dal punto di vista del Regno Unito, sembra che ci sia finalmente la luce in fondo al tunnel”.
La comunità scientifica britannica avalla l'indirizzo preso dal governo Johnson ritenendo che il Regno Unito possa diventare il primo Paese d’Europa a uscire dalla pandemia per entrare nella fase endemica, di gran lunga più gestibile, dopo che il picco di casi alimentati dalla variante Omicron sembra sia stato lasciato alle spalle.
Gli analisti politici non escludono che Boris Johnson abbia fatto l’annuncio del rilassamento delle restrizioni con una tempistica mirata a smorzare le polemiche suscitate dalla diffusione delle foto che lo ritraggono partecipare, assieme ad alcuni colleghi di governo, a una festa risalente allo scorso dicembre, quando il Paese si trovava in regime di lockdown stretto, senza indossare la mascherina, vicenda che è stata ribattezzata Partygate e che ha indotto numerosi deputati, anche del suo stesso partito, a richiedere le sue dimissioni. Inoltre, l’annuncio della rimozione del Green pass lancia un ramoscello d’ulivo alla corrente del suo partito, i Tories, da sempre mostratasi critica ed insofferente delle restrizioni imposte.