VILLA REGINA – Per Villa Regina è un anniversario che tocca l’anima più profonda della sua identità: il 5 dicembre si festeggiano i 99 anni del Circolo Italiano, una delle istituzioni più antiche e rappresentative della città.
Fondata nel 1926 dai primi abitanti, quando la giovane Colonia Regina muoveva i primi passi, l’associazione è oggi un punto di riferimento culturale, sportivo e sociale che ancora oggi rappresenta un orgoglio cittadino.
Il “Grana”, la squadra di calcio del club, nata praticamente insieme al Circolo, viene seguito e sostenuto con passione da tutti i reginensi. Il soprannome naque nel 1949 come un gioco di parole tra il formaggio italiano e il colore granata della maglia alternativa, in omaggio ai giocatori del Torino deceduti nella strage di Superga.
Fin dalle prime pagine della storia della città compare il nome del Circolo Italiano, inizialmente chiamato FAI — Forza, Amore e Intelletto. Il primo luogo di ritrovo fu un semplice capannone ceduto dalla Compagnia Italo Argentina di Colonizzazione, dove i primi immigrati si incontravano per giocare a bocce, a carte, condividere nostalgie e progettare il futuro.
Con il passare degli anni e grazie a un enorme sforzo comunitario, arrivò la decisione che avrebbe cambiato la vita culturale reginense: costruire un grande edificio da usare come sede.
Prestiti personali, contributi solidali, viaggi a Buenos Aires per reperire i materiali e intere giornate di lavoro volontario diedero vita a un’opera senza precedenti in Patagonia: un teatro unico nel suo genere che oggi funziona anche come cinema.
Il cine-teatro del Circolo italiano di Villa Regina.
Da tre anni il Circolo è guidato da Analy Potes, che sottolinea con orgoglio il valore di questo traguardo: “Per noi è molto importante: novantanove anni non si compiono tutti i giorni”, afferma. Intanto il Circolo sta già lavorando alle celebrazioni del grande centenario, previsto per il prossimo anno, un evento storico per tutta la provincia di Río Negro.
È infatti l’unico club della Provincia con così tanti anni di vita e con una parte culturale e una sportiva altrettanto solide. Oggi il Circolo conta 1.800 soci in una comunità di 40.000 abitanti e ospita oltre 1.200 bambini e adolescenti impegnati nelle varie discipline: calcio, hockey, tennis, nuoto e volley. “Abbiamo tutte le categorie di tutti gli sport, e questo genera un pubblico molto vario”, spiega.
Gli impianti sportivi del Circolo.
Tra i progetti più sentiti c’è la cura del prezioso cine-teatro, uno dei più importanti della Patagonia, che ricorda la capacità di 1.200 posti e la sua dichiarazione come monumento storico. Il grande sogno? “Poter rinnovare le poltrone e proseguire i lavori nella sala Dante Alighieri, soprattutto nel sistema luci”.
Sul fronte sportivo, la presidente indica una necessità chiara: lo spazio non basta più. “Ci piacerebbe poter aggiungere un altro terreno, perché l’attuale sede – con campo da calcio, piscina climatizzata, piscina esterna e campi da tennis – non consente di introdurre nuove attività”.
L’idea è ambiziosa del consiglio direttivo è acquistare un terreno di cinque ettari per costruire campi ausiliari, spazi dedicati al calcio femminile, nuove aree per il tennis e altri sport.
Sono in corso anche lavori nel salone che ospita volley e hockey: “Vogliamo sistemare il tetto e migliorare la struttura – racconta Analy –. Ci sono tanti progetti, tanti sogni da realizzare, e speriamo di avere il più bello dei compleanni. Sono invitati tutti i soci e l’intera comunità che desideri unirsi a noi, perché l’ingresso sarà libero e gratuito”.
Questo venerdì sera alla festa l’offerta sarà per tutti i gusti. Oltre elle esibizioni della scuola di musica e il gruppo di danze tradizionali del Circolo, si presenterà Rober Jr, una band di cumbia molto conosciuta in città, e la giovanissa DJ Ayle musicalizzerà il resto della serata. “Ci sarà anche uno stand di birra artigianale e uno di caffè – anticipa Analy –. Quindi vi aspettiamo numerosi!”