PYONGYANG - La Corea del Nord avrebbe arrestato tre funzionari nel cantiere di costruzione di una nuova nave da guerra dopo l'incidente occorso nei giorni scorsi. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Kcna.
Pyongyang aveva parlato di un "grave incidente" durante la cerimonia di varo del nuovo cacciatorpediniere, durante il quale parte della carena della nave era rimasta schiacciata. Il leader del paese, Kim Jong Un, presente al varo, aveva parlato di un «atto criminale».
Secondo i media locali gli arrestati sono l'ingegnere capo del cantiere navale di Chongjin, il responsabile dell'officina di costruzione e un direttore amministrativo.
Nei giorni scorsi l’organo ufficiale di stampa nordcoreano KCNA aveva annunciato che durante la cerimonia per il nuovo cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate a Chongjin, una città portuale nel nord-est del Paese, "si è verificato un grave incidente".
Sottolineando "l'inesperienza del comando e la negligenza operativa" durante il varo del cacciatorpediniere, l'agenzia ha spiegato che "alcune sezioni del fondo della nave da guerra sono state schiacciate", compromettendone
Kim, che ha assistito alla scena, l'aveva denunciata come un "atto criminale causato da totale negligenza" che "non può essere tollerato".
Il leader nordcoreano aveva affermato che gli "errori irresponsabili" dei funzionari colpevoli saranno "affrontati durante la riunione plenaria del Comitato centrale del partito che si terrà il mese prossimo".
Il nome della nave da guerra non è stato reso noto, ma secondo l'esercito sudcoreano potrebbe appartenere alla stessa classe della Choe Hyon, un cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate presentato il mese scorso, quando Pyongyang affermò che era equipaggiato con le "armi più potenti".
Secondo alcuni esperti, è probabile che il Choe Hyon sia dotato di missili nucleari tattici a corto raggio, sebbene la Corea del Nord non abbia dimostrato di essere in grado di miniaturizzare le proprie armi nucleari.
Seul ritiene che il Choe Hyon possa essere stato sviluppato con l'aiuto della Russia, probabilmente in cambio delle migliaia di soldati nordcoreani inviati in Russia per aiutare Mosca contro Kiev.