WASHINGTON - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha inflitto una bruciante sconfitta diplomatica e legale al presidente Donald Trump, sbarrando la strada - almeno per il momento - al dispiegamento della Guardia Nazionale a Chicago. Con un’ordinanza emessa proprio alla Vigilia di Natale, i giudici hanno ribadito un principio cardine della democrazia statunitense: il controllo militare sulle strade cittadine è un evento “eccezionale”, non una scelta politica discrezionale. 

La decisione ha spaccato il fronte conservatore della Corte. Sebbene l’ordinanza non sia firmata, il voto finale di 6 a 3 rivela una dinamica inedita: tre giudici conservatori (il giudice capo Roberts insieme a Amy Coney Barrett e Brett Kavanaugh) si sono uniti ai tre liberali per fermare la Casa Bianca. 

Dall’altro lato, i “fedelissimi” Samuel Alito, Clarence Thomas e Neil Gorsuch hanno espresso un duro dissenso, sostenendo che l’amministrazione avesse basi sufficienti per ritenere le forze civili incapaci di far rispettare le leggi sull’immigrazione. Tuttavia, la maggioranza ha stabilito che il governo non ha saputo identificare una “base giuridica” che permetta ai militari di esercitare funzioni di polizia nello Stato dell’Illinois. 

Il braccio di ferro nasce dalla visione diametralmente opposta della realtà urbana di Chicago. L’amministrazione Trump sostiene che la città stia sprofondando nel “caos e nell’anarchia” a causa della resistenza violenta alle politiche federali sull’immigrazione (Ice). Da qui, la necessità di “federalizzare” la Guardia Nazionale per proteggere proprietà e personale federale. 

Il governatore dell’Illinois, il democratico J.B. Pritzker, ha accusato il presidente di usare l’esercito come arma politica per “punire gli oppositori”. Gli avvocati dello Stato hanno fatto appello al X Emendamento, che limita i poteri del governo federale a favore della sovranità dei singoli Stati. 

La decisione di Chicago non è un caso isolato. Sebbene provvisoria, questa sentenza rischia di far crollare come un castello di carte l’intera strategia urbana di Trump. Città come Los Angeles, Portland, Washington D.C., San Francisco e Baltimora - tutte amministrate dai democratici e già nel mirino della Casa Bianca - potranno ora utilizzare questo precedente per bloccare l’invio di truppe federali nei propri territori. 

Per il momento, la Guardia Nazionale dell’Illinois e i contingenti inviati dal Texas restano in una sorta di limbo: sono sotto comando federale, ma non possono pattugliare le strade di Chicago.