WASHINGTON - Con una serie di ordini esecutivi, Trump ha introdotto un dazio del 50% sui prodotti importati dal Brasile, lo stesso su alcune consegne in rame, e ha sospeso un’esenzione fiscale che permetteva a pacchi economici di entrare negli Stati Uniti senza dazi.

In un post su Truth Social, Trump ha anche dichiarato di aver avviato un quadro commerciale con il Pakistan, che potrebbe includere lo sviluppo delle riserve petrolifere del Paese. In giornata è inoltre previsto un incontro con una delegazione commerciale sudcoreana, mentre Seul è tra i Paesi in lizza per accordi simili.

Il dazio sul Brasile sembra motivato politicamente: l’ordine esecutivo accusa il governo brasiliano di violazioni dei diritti umani per la persecuzione giudiziaria dell’ex presidente Jair Bolsonaro, sotto indagine per un presunto tentativo di colpo di Stato. Nella stessa giornata, Washington ha sanzionato il giudice della Corte suprema brasiliana Alexandre de Moraes, già oggetto di restrizioni sui visti, giudice che guida il caso a carico di Bolsonaro.

Sul fronte industriale, Trump ha imposto dazi universali del 50% su prodotti semilavorati in rame, escludendo però il rame raffinato, provocando un crollo del prezzo del metallo. Nel 2024, gli USA hanno importato rame per 26 miliardi di dollari, principalmente dal Cile.

Infine, Trump ha sospeso l’esenzione fiscale “de minimis”, che consentiva spedizioni duty-free sotto gli 800 dollari. La misura, che colpirà duramente colossi dell’e-commerce come Shein e Temu, entrerà in vigore il 29 agosto, accelerando le scadenze previste dalla “Big Beautiful Bill”, scadenze fissate per il 2027.

Queste mosse segnano un inasprimento della guerra commerciale USA e una netta virata protezionista della politica estera americana.