NAPOLI - Sono otto sinora i tifosi arrestati per gli scontri avvenuti a Napoli prima e dopo la partita di Champions League contro l'Eintracht Francoforte, vinta ieri sera al Maradona dalla squadra di Spalletti. Di questi, 5 sono italiani e 3 tedeschi. Sei, sono invece i feriti tra le forze dell'ordine, tra cui un dirigente della polizia e un carabiniere.  

Il dato è stato fornito dal questore del capoluogo campano, Alessandro Giuliano, in un incontro con la stampa al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Il questore precisa che le indagini “sono ancora in corso attraverso l'esame delle immagini” di videosorveglianza, girate dalle forze dell'ordine o presenti nei social. 

“È da sottolineare il risultato che ci prefiggevamo dal primo momento, quello di tenere separate le tifoserie avversarie anche nei momenti di maggiore criticità. Le tifoserie non sono venute a contatto”, dice il questore. 

Scortati dalla polizia e a bordo di bus dell'Anm, i tifosi dell'Eintracht sono stati portati via dall'hotel di Napoli in cui hanno trascorso la notte per raggiungere Roma, Salerno e l'aeroporto di Capodichino.  Ad andare via sono stati circa in 300, dopo che un primo gruppo di altri 300 ha lasciato il capoluogo campano nella notte dopo il tentativo degli ultrà de Napoli di arrivare all'albergo dopo la partita. 

Una notte da incubo per i residenti nella zona di Chiaia che sin dal primo pomeriggio sono stati vittima di scene di guerriglia. I tifosi del Napoli hanno tentato di assalire l'area blindata del Lungomare lanciando petardi e sono stati fatti allontanare con lacrimogeni e cariche di contenimento. Carabinieri e polizia in assetto antisommossa hanno bloccato le cinque possibili vie d'accesso al lungomare di Napoli mentre un elicottero sorvolava la zona segnalando a chi era in strada movimenti sospetti di gruppi di ultrà locali in scooter. 

“Quello che è successo a Napoli è sconcertante e preoccupante se pensiamo alla gente che ieri era in strada e all'esempio che viene dato da questi gruppi ultrà. Abbiamo assistito a un fenomeno di violenza che ormai va ben oltre l'evento calcistico”, ha sottolineato Sergio Amato, procuratore aggiunto di Napoli. “Ritengo che le forze dell'ordine abbiano fatto un lavoro eccezionale, paradossalmente hanno saputo limitare i danni al massimo, ma per fronteggiare questi eventi serve intervenire sul piano normativo sotto il profilo dell'effettività delle sanzioni e di una fase cautelare più rigida. Dal punto di vista giudiziario, insomma, sarebbero necessarie norme più incisive. I club in questi ultimi anni hanno fatto tantissimo ma a volte questi fenomeni di violenza urbana avvengono anche a chilometri di distanza dagli stadi. Quello che i club possono fare ulteriormente è isolare del tutto questi gruppi violenti e delegittimarli agli occhi della popolazione. I tifosi tedeschi che sono stati arrestati, saranno processati e giudicati, saranno valutate le loro posizioni. Gli altri, che stanno tornando a casa, sono stati tutti identificati. Le indagini dovranno accertare anche se è vero che questi ultrà abbiano agito contando sul gemellaggio con tifoserie di altre squadre italiane. Ripeto, questi gruppi hanno bisogno della partita come occasione per uscire allo scoperto, sono organizzazioni strutturate che pianificano ogni cosa”, ha spiegato il magistrato.