NEW YORK - “Il popolo del Libano, il popolo di Israele e il popolo del mondo non possono permettersi che il Libano diventi un’altra Gaza”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres nel suo intervento alla 79esima Assemblea Generale. “La comunità internazionale deve mobilitarsi per un cessate il fuoco immediato, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e l’inizio di un processo irreversibile verso una soluzione a due Stati”, ha aggiunto. 

“Siamo chiari - ha poi sottolineato Guterres - Niente può giustificare gli abominevoli atti di terrore commessi da Hamas il 7 ottobre, o la presa di ostaggi, entrambi da me ripetutamente condannati. E niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese. La velocità e la portata delle uccisioni e della distruzione a Gaza non hanno eguali nei miei anni da segretario generale Onu”.     

“Nonostante tutti i suoi pericoli, la Guerra Fredda aveva delle regole. C’erano linee calde, linee rosse e guardrail. Può sembrare che oggi non le abbiamo, e non abbiamo nemmeno un mondo unipolare. Ci stiamo muovendo verso un mondo multipolare, ma non ci siamo ancora arrivati, siamo in un purgatorio di polarità”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in Assemblea Generale. “In questo purgatorio, sempre più Paesi stanno riempiendo gli spazi delle divisioni geopolitiche, facendo quello che vogliono senza alcuna responsabilità”, ha aggiunto.  

Il governo britannico di Keir Starmer “è profondamente allarmato per i missili e i raid arei sul Libano e su Israele” che stanno “causando vittime civili”. Lo afferma sul suo profilo X il ministro degli Esteri di Londra, David Lammy, a margine di un intervento all’Assemblea generale dell’Onu a New York. 

“Un’ulteriore escalation rischia di avere conseguenze ancor più devastanti”, avverte poi il titolare del Foreign Office, sottolineando “l’appello a entrambe le parti per un immediato cessate il fuoco”: appello da lui richiamato anche in una parallela riunione con gli altri ministri degli Esteri dei Paesi alleati del G7.