GAZA - Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all’Afp che Hamas è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi rimanenti in un unico scambio durante la seconda fase della tregua di Gaza. “Abbiamo informato i mediatori che Hamas è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi in un’unica soluzione durante la seconda fase dell’accordo, piuttosto che in più fasi, come nell’attuale prima fase”, ha dichiarato Taher al-Nunu.
Il funzionario non ha, però, chiarito quanti siano gli ostaggi attualmente detenuti da Hamas o da altri gruppi militanti. Israele e Hamas stanno ancora attuando la prima fase della tregua, iniziata il 19 gennaio. Da allora, 19 ostaggi israeliani sono stati rilasciati dai militanti in cambio di oltre 1.100 prigionieri palestinesi liberati dalle carceri israeliane. Dopo il completamento della prima fase, a Gaza rimarranno 58 ostaggi, di cui 34, secondo l’esercito israeliano, sono morti.
Il presidente di Israele, Isaac Herzog, nel suo intervento al Quirinale insieme al presidente Sergio Mattarella, ha dichiarato che Tel Aviv aspetta domani la restituzione di quattro salme: “Sulla base di quello che dice la Jihad islamica, ci restituiranno i corpi Shiri Bibas e i suoi due bambini, e anche di Oded Lifshitz, di 86 anni, che fu rapito in un kibbutz vicino al confine (con Gaza), come gli altri. Lifshitz era un grande militante pacifista e lavorava sempre con la gente di Gaza. Per questo la sua storia, come quella dei bambini, ci sta spezzando il cuore”.
Herzog ha continuato dicendo: “Siamo nel mezzo di un processo molto sensibile, che è di riportare a casa i nostri figli e le nostre figlie dalle segrete di Gaza e le montagne russe emotive alle quali la nostra nazione è sottoposta sono enormi. Dobbiamo sentire che ognuno degli ostaggi è un membro della nostra famiglia. Li conosciamo non solo per i loro cognomi, ma anche dai membri delle loro famiglie, dalle loro storie”.