In occasione del suo arrivo in Australia, quasi tre anni fa, abbiamo avuto il piacere di introdurre ai nostri lettori e alla comunità italiana la console generale d’Italia a Melbourne, Hanna Pappalardo, e in questi anni abbiamo seguito e raccontato le tante iniziative organizzate, coordinate e condotte nel corso del suo mandato.
Hanna Pappalardo, a conclusione del suo incarico come rappresentante diplomatica italiana a Melbourne, con competenza per il Victoria e la Tasmania, è stata nostra ospite negli studi de Il Globo TV. Abbiamo avuto modo di ripercorrere le tappe principali del suo mandato, iniziato in un momento non particolarmente semplice, con la pandemia che continuava a fare sentire i proprio drammatici effetti e con le dure restrizioni imposte a Melbourne che, proprio nei primi mesi dell’insediamento della Console, stavano lentamente venendo meno. “Con mio marito atterrammo in una Melbourne che si stava lentamente riaprendo al mondo, dopo un periodo molto duro e molto lungo. Fu una sensazione di sospensione – ricorda la console Pappalardo -, almeno in una prima fase; poi, il Paese è lentamente ripartito, nel tentativo di ritrovare una normalità”.
Momento difficile che, tuttavia, non ha rappresentato un ostacolo per Hanna Pappalardo che ha affrontato con energia, entusiasmo e professionalità le sfide di un incarico tanto prestigioso quanto impegnativo: “Ho ritenuto opportuno innanzitutto immergermi quanto più possibile nella realtà in cui andavo a operare per conoscerla, ho girato molto su tutto il territorio, facendo molti incontri. Soprattutto per valorizzare le relazioni istituzionali, funzionali anche a rilanciare i rapporti economici. Ho ripreso, infatti, rapidamente in mano un accordo, un partenariato strategico che doveva essere finalizzato tra la Regione Lombardia e lo Stato del Victoria concluso grazie, ovviamente, a uno sforzo collettivo, con interlocutori locali nel governo del Victoria e con le controparti in Regione Lombardia che hanno subito colto l’importanza di finalizzare questa intesa. Un partenariato che rende giustizia al fatto che ci sono delle oggettive similitudini nelle dinamiche economiche che sarebbe stato un vero peccato, non canalizzare in questo strumento nato proprio per facilitare il dialogo innanzitutto istituzionale tra le due realtà e la focalizzazione su aree di reciproco interesse”.
Sempre in tema di relazioni tra Lombardia e il Victoria, pochi mesi fa è stato celebrato il ventennale del gemellaggio tra Melbourne e Milano: “Due città che amo definire ‘power houses’ delle nostre nazioni. Melbourne e Milano sono centri urbani fortemente innovativi, che guardano al futuro, punto di riferimento anche per la soluzione di grandi problemi economici e sociali. Fanno parte di circuiti internazionali, per cui [in questo gemellaggio] c’è un livello di diplomazia territoriale, oserei chiamarla così, che abbiamo potuto valorizzare e arricchire grazie a questi collegamenti”.
Un elemento che abbiamo spesso evidenziato nel corso di questi anni è stata la particolare connessione e i legami con la folta comunità italo-australiana del Victoria e della Tasmania che la console Pappalardo ha creato durante il suo incarico: “Sono profondamente convinta che il lavoro diplomatico e in particolare il lavoro consolare si definisce e si declina attraverso il contatto con la comunità. Perché è soltanto così che si ha la possibilità di ascoltare, di dialogare e di manifestare quella vicinanza che è assolutamente cruciale per veicolare un senso di prossimità da parte delle autorità che qui rappresentano il nostro Paese, nei confronti dei cittadini italiani o italo-australiani che sono qui. Io sono estremamente grata - ha sottolineato la Console - a tutti i club e alle associazioni che mi hanno sempre invitato e mi hanno sempre voluta perché proprio grazie a loro, secondo me, si è potuto stabilire e creare quell’anello addizionale che io vedo del tutto parte di quella logica che, per esempio, mi ha portato a lavorare per concludere l’intesa di cui parlavo prima, proprio perché sono intese che collegano realtà territoriali italiane. Se non si include in questo calcolo il contributo dei club, che spesso sono espressioni delle Regioni italiane e con esse hanno un rapporto diretto, manca quell’ulteriore elemento che altrimenti si perderebbe. A riprova di tutto ciò, il fatto che con alcuni club, ovviamente quelli più rappresentativi e più forti, abbiamo mantenuto sempre contatti, anche in occasione di visite di rappresentanti regionali, anche per stimolare ulteriori opportunità di collaborazione istituzionale che possono derivare da visite che vengono fatte innanzitutto per mantenere un collegamento con le collettività all’estero”.
Relazioni con la comunità ma anche tanto lavoro nell’ambito delle prerogative proprie dell’incarico di rappresentante consolare, con una struttura complessa, quale quella del Consolato, che si trova alle prese con servizi da offrire agli italiani e agli italo-australiani presenti in questo territorio che hanno una demografia molto articolata. Hanna Pappalardo ha compreso da subito questa articolata struttura della nostra comunità e ne ha colto sfide e opportunità: “Il ruolo del Consolato è ovviamente molto importante. Non è sempre facile trattandosi di una comunità così importante, così arricchita dalle varie ondate migratorie che nel tempo hanno portato a Melbourne, in Victoria e in Tasmania, persone provenienti da diverse realtà regionali italiane”.
Un fenomeno migratorio dall’Italia che, tolta la parentesi della chiusura delle frontiere, continua: “L’Australia è ancora concepita come terra di grandi opportunità e quindi attrae moltissimi giovani - ha sottolineato la Console -, anche grandi talenti e con grandi competenze professionali. Ma resta il problema principale che incontrano tutti i nostri giovani che si affacciano all’estero ovvero il discorso della prima accoglienza, l’orientamento in questo mondo così lontano che sembra semplice e facile ma che poi non lo è. Quindi, il potersi appoggiare a qualcuno è un concetto molto importante. Ed è per questo che con il Consolato Generale abbiamo dato vita, in quello che è stato ed è uno sforzo collettivo con un importante ruolo di leadership del Co.As.It. e dell’Inas, al Witcare Hub, uno sportello/servizio di orientamento, di prima accoglienza e di informazione per tutti coloro che intendono fare un’esperienza in Australia”.
Un impegno che si aggiunge, ovviamente, alla quotidiana attività dell’ufficio consolare, che, come ha ribadito la console Pappalardo, proprio in virtù di una realtà in continuo mutamento, “necessita di strutture e persone che siano in grado di interpretarla correttamente e quindi di tradurre in servizi sempre più competitivi”. “Quello che sta accadendo è un ufficio che, costruendo anche sul lavoro ereditato dai miei predecessori, si cerca di rendere sempre più innovativo e sempre più al passo con i tempi. È in atto anche una rotazione generazionale dal punto di vista delle nostre risorse umane. Abbiamo in questa circoscrizione consolare più del 50% del personale femminile, e questo mi piace dirlo, perché sono anche la prima donna console generale d’Italia in Australia ed è donna anche la mia viceconsole, Mariagiovanna Rizzo”.
Digitalizzazione e informatizzazione, con un nuovo sito internet del Consolato e presenza sui social network, “un lavoro che non finisce mai per cercare di rendere sempre più accessibili le informazioni di base”, come ha sottolineato la Console che, a conferma anche della volontà di offrire un servizio adatto a tutte le esigenze degli italiani in questa circoscrizione, ha ribadito come da qualche mese ormai c’è “la possibilità per tutti gli over 65 di venire in Consolato Generale sempre, senza appuntamento. Questo con l’idea di base di coordinare le inderogabili esigenze connesse alla digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana, con un volto umano e disponibile da parte dell’ufficio consolare”.
Tanto lavoro, insomma, per mettere a disposizione una struttura snella ed efficiente ma, come già anticipato, anche tanto impegno nel portare avanti progetti che uniscano i protagonisti della scena politica, imprenditoriale, sociale e culturale locale con le controparti italiane: “Il ‘marchio’ Italia è molto forte ovunque nel mondo e questo di base ci facilita. Se poi caliamo questo concetto nello specifico contesto australiano, oso dire che è ancora più semplice rappresentare il nostro Paese, anche perché l’Australia è piena di italiani. Se guardiamo al Victoria, abbiamo una popolazione stimata di italiani o italo-discendenti di circa 400.000 persone. Questo vuol dire che c’è un substrato di italianità così forte che non è ovviamente di oggi, ma si è stratificato proprio grazie ai nostri connazionali che sono arrivati nel corso degli anni”. Un elemento che ha creato una particolare sensibilità verso tutto ciò che è italiano su cui il Consolato ha basato alcune interessanti iniziative tra cui, ha ricordato la Console, “una piccola guida dedicata al fare affari nel Victoria che abbiamo costruito, in un ulteriore sforzo collettivo, grazie ovviamente al personale del Consolato insieme con la Camera di Commercio e Industria italiana per il Victoria e la Tasmania, l’Agenzia Ice di Sydney, ma anche a tutta una serie di interlocutori del governo locale, come l’agenzia Global Victoria, tutto sotto la sapiente regia dell’Ambasciata d’Italia e soprattutto con il sostegno anche personale dell’ambasciatore Paolo Crudele che è colui sotto la cui direzione noi tutti lavoriamo”.
Il suo mandato e il suo periodo di permanenza a Melbourne volge al termine e Hanna Pappalardo sottolinea quanto importante sia stata per lei questa esperienza, come persona e come professionista: “Il ruolo di Console Generale a Melbourne mi ha straordinariamente arricchita. Io credo di aver imparato poche volte così tanto nella mia carriera professionale proprio perché c’è stata questa importantissima componente di connessione e dialogo con la collettività. Vado via come persona, sicuramente molto diversa e molto migliore di quando sono arrivata. Melbourne rimarrà nel cuore mio e di mio marito, che avrei piacere di ringraziare veramente di tutto il sostegno che mi ha dato. Vado via ovviamente a malincuore, ma vado fortunatamente a fare un lavoro altrettanto interessante e completamente diverso e mi andrò a occupare di relazioni esterne dell’Unione Europea”.
Pronta per un nuovo interessante capitolo della sua carriera, Hanna Pappalardo apre le porte del Consolato Generale d’Italia a Melbourne a un nuovo console, con “un altro elemento positivo, perché si tratta di una donna giovane di grande talento: la collega Chiara Mauri, che so essere molto contenta di arrivare. È molto motivata e sono sicura che farà un eccellente lavoro”, conclude la Console.