TEL AVIV - I media israeliani hanno confermato oggi che il drone lanciato dal Libano sabato scorso sulla casa di Benyamin Netanyahu a Cesarea ha effettivamente colpito la residenza privata del primo ministro israeliano.  

La censura militare, spiegano i siti online, ha autorizzato solo ora la pubblicazione della notizia, tanto che i media hanno pubblicato anche una foto che mostra i danni del drone sull’abitazione. Nella foto pubblicata da Times of Israel si vedono alberi spezzati e una vetrata in frantumi, ma non crollata, che il sito israeliano indentifica come la finestra della camera da letto. 

Anche l movimento libanese filoiraniano Hezbollah ha rivendicato solo oggi l’attacco di sabato sera alla residenza del primo ministro israeliano. “La resistenza rivendica la sua piena ed esclusiva responsabilità nell’operazione contro Cesarea e nel prendere di mira la casa del criminale di guerra e leader del flagello sionista” Netanyahu, ha annunciato il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif Naboulsi durante un discorso citato dai media libanesi. 

Dopo l’attacco, il premier israeliano aveva accusato “gli alleati dell’Iran” di aver tentato di uccidere lui e la moglie, mentre Teheran ha cercato più volte di prendere le distanze dall’accaduto, attribuendo la responsabilità al solo Hezbollah. I miliziani sciiti, finanziati e armati dall’Iran, minacciano inoltre di riprovarci: “Se le nostre mani non ti hanno raggiunto questa volta, tra noi e te ci sono giorni, notti e terreno”.