TEGUCIGALPA - Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) dell’Honduras ha ripreso domenica lo scrutinio speciale di 2.792 verbali elettorali risultati irregolari nelle elezioni generali del 30 novembre scorso.  

Il processo è considerato decisivo per determinare il prossimo presidente del Paese, in una competizione caratterizzata da margini estremamente ridotti e da crescenti accuse di irregolarità nel sistema di conteggio dei voti. 

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Cne, il candidato del Partido Nacional, Nasry “Tito” Asfura, mantiene il primo posto con il 40,34% dei voti, seguito da Salvador Nasralla con il 39,49%. La differenza è attualmente di 29.446 voti. Il vantaggio di Asfura si è leggermente ampliato nelle ultime ore, ma resta ancora potenzialmente reversibile. 

La revisione accurata dei verbali contestati è ritenuta centrale per ridurre le denunce di frode, avanzate sia da Nasralla sia dallo stesso partito attualmente al governo, che comunque resta fuori dai giocni. Proprio su questo punto si concentra l’attenzione nazionale, mentre cresce la pressione sul Cne affinché garantisca trasparenza e rapidità nel completamento del processo. 

Lo scrutinio speciale era iniziato giovedì 18 dicembre con cinque giorni di ritardo, in un clima politico sempre più teso. Tanto il partito Liberal come il Nacional, hanno messo pubblicamente in discussione la trasparenza del riconteggio, mentre all’interno del Cne sono emerse forti divisioni tra i tre consiglieri dell’organo elettorale. 

Tra sabato e domenica il processo è stato inoltre sospeso per circa 12 ore, rallentando ulteriormente le operazioni. Prima di questa interruzione, le autorità elettorali stimavano di poter annunciare i risultati finali tra lunedì e martedì, ma il ritmo attuale del riconteggio rende sempre meno probabile il rispetto di questa scadenza. 

La legge honduregna stabilisce che il Cne ha tempo fino al 30 dicembre per proclamare ufficialmente i risultati delle elezioni. In caso di mancata dichiarazione entro tale data, la questione verrebbe trasferita al Congresso nazionale.