IL CAIRO – Gli Houthi dello Yemen hanno annunciato che le navi che sono interamente o parzialmente di proprietà di individui o entità israeliane e le navi battenti bandiera israeliana sono “bandite” dal Mar Rosso, dal Golfo di Aden e dal Mar Arabico.

Inoltre gli Houthi fanno sapere di aver introdotto “armi sottomarine” nei loro attacchi alle navi, che affermano di compiere in solidarietà con i palestinesi nella guerra di Gaza. Lo ha annunciato il leader del gruppo sostenuto dall’Iran Abdulmalik al Houthi. “Le operazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, a Bab al Mandab Starit e nel Golfo di Aden continuano, si intensificano e sono efficaci”, ha aggiunto in un discorso Tv.

Il Centro di coordinamento delle operazioni umanitarie degli Houthi, agenzia controllata dal gruppo, ha inviato una dichiarazione agli assicuratori marittimi e alle aziende che operano nella regione. Sono vietate anche le navi di proprietà di individui o entità statunitensi o britannici, o che navigano sotto la loro bandiera.

Nei giorni scorsi i ministri degli Esteri dell’Ue, riuniti a Bruxelles, avevano dato il via libera formale alla missione navale Aspides per respingere gli attacchi degli Houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso.

“Abbiamo visto che l’intera economia globale è stata colpita dagli attacchi degli Houthi alle navi civili. Non sono solo le navi europee a essere ripetutamente messe in pericolo dai missili Houthi nel Mar Rosso, ma ciò colpisce tutte le spedizioni internazionali. Navi dall’Asia, navi dall’Africa. E colpisce soprattutto gli Stati del Golfo perché i loro porti non sono più accessibili. Ecco perché è importante per noi, come Unione Europea, dare un contributo alla protezione della navigazione civile nel Mar Rosso con la missione Aspides”, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock.