Vanessa Hudson ha assunto l’incarico di vertice all’inizio di questo mese succedendo ad Alan Joyce dimessosi dopo 15 anni come uno dei dirigenti più pagati del paese.

In un videomessaggio diffuso oggi, Hudson si è scusata con i clienti per le recenti prestazioni della compagnia aerea.

“Mi rendo conto che vi abbiamo deluso in molti modi e per questo sono dispiaciuta - ha detto Hudson -. Non abbiamo operato come avremmo dovuto e spesso è stato difficile interagire con noi. Comprendiamo perché siete demoralizzati e perché alcuni di voi hanno perso la fiducia in noi.”

Da settimane la leadership della compagnia aerea è sotto pressione a causa di una serie di scandali.

Assieme alle sue scuse, Hudson ha promesso di risolvere i problemi di Qantas e di “tornare ad essere la compagnia aerea di bandiera di cui tutti gli australiani possono dirsi orgogliosi”.

“Comprendiamo che dobbiamo riconquistare la vostra fiducia non con ciò che diciamo, ma con quel che facciamo e nella maniera con la quale ci comportiamo”.

Hudson ha detto che i cambiamenti in arrivo includono l’aggiunta di più posti frequent flyer, l’assunzione di un maggior numero di operatori nei call center chiamati a risolvere i problemi dei clienti, e una revisione delle linee guida di interazione con i clienti.

Hudson ha affermato che ai team che lavorano a contatto con il pubblico verrà accordata maggiore flessibilità “per aiutarvi al meglio quando le cose non vanno secondo i piani”.

La nuova CEO ha riconosciuto che “questo è stato un periodo umiliante” per la compagnia aerea.

Il mese scorso Qantas aveva proceduto a rimuovere le date di scadenza su crediti di viaggio COVID per un valore di 570 milioni di dollari dopo una reazione negativa da parte dei clienti, sia australiani che internazionali.

Due settimane fa è stata aperta un’inchiesta da parte dell’ente di vigilanza dei consumatori (ACCC) in merito a denunce stando alle quali Qantas aveva messo in vendito biglietti per voli già cancellati.

Mercoledì il giudice della Corte federale Michael Lee ha ordinato alla compagnia aerea e al sindacato dei lavoratori dei trasporti di avviare un negoziato dopo che l’Alta Corte ha respinto all’unanimità il ricorso di Qantas, condannando la compagnia per aver esternalizzato illegalmente i posti di lavoro del suo personale di terra.

A seguito della sentenza dell’Alta Corte, circa 1.700 lavoratori licenziati potrebbero vedersi accordati risarcimenti per centinaia di milioni di dollari dal loro ex datore di lavoro.

Il rapporto annuale sui profitti della società pubblicato questa settimana ha rivelato che l’ex CEO Alan Joyce ha ricevuto 21,4 milioni di dollari nell’ultimo anno finanziario.

Più della metà di questa somma potrebbe essere revocata dal momento che il consiglio di amministrazione di Qantas ha congelato tutti i premi a breve termine per i dirigenti, in attesa delle conclusioni dell’inchiesta condotta dalla ACCC.

La società ha registrato un profitto annuo di 1,7 miliardi di dollari nell’ultimo anno finanziario.

Il presidente di Qantas Richard Godyer ieri ha ammesso che sono stati commessi grossi errori ma si è rifiutato di dimettersi.

Per concludere, Qantas è stata coinvolta nella decisione del ministro dei Trasporti Catherine King di bloccare l’offerta di Qatar Airways per voli extra per l’Australia, determinando una serie di accuse stando alle quali Qantas eserciterebbe un potere eccessivo a Canberra, ipotizzando che il governo abbia bloccato la concorrenza per tutelare i profitti della compagnia area di bandiera.