EDIMBURGO - Humza Yousaf, diventato martedì il nuovo leader del partito indipendentista scozzese dell’Snp, è stato ieri formalmente eletto nuovo first minister del governo locale della Scozia, al posto dell’uscente Nicola Sturgeon, dall’assemblea legislativa di Edimburgo.

L’esponente 37enne di radici etniche pachistane ha ricevuto in tutto 71 voti dai rappresentanti dell’Snp a Holyrood e da quelli dei verdi, diventando così ufficialmente il più giovane ministro capo dalla creazione del Parlamento scozzese nel 1999.  

“Mi impegnerò sempre per fronteggiare i grandi problemi che il nostro Paese deve affrontare. Guiderò un governo che ascolti attentamente e rispetti le opinioni di tutti i deputati scozzesi”, ha affermato Yousaf. 

Prima del voto, Sturgeon aveva inviato la sua lettera formale di dimissioni a re Carlo III e lasciato per l’ultima volta la residenza ufficiale del first minister a Edimburgo.  Yousaf si è garantito la scontata fiducia grazie al voto compatto del gruppo dell’Snp (partito stabilmente maggioritario in Scozia da una ventina d’anni) e degli alleati verdi.

Mentre il leader della branca scozzese del Partito conservatore del premier britannico Rishi Sunak, Douglas Ross, si è fermato a 31 voti, e Anas Sarwar, numero uno scozzese (di radici pachistane come il neo ministro capo) dei laburisti, un tempo forza elettoralmente dominante nella nazione del Nord del Regno Unito, ha incassato i 22 suffragi residui dei suoi compagni di partito. 

Nell’intervento in Aula, Yousaf ha ribadito la propria fedeltà alla sfida secessionista della Scozia, ma precisando di volere al momento “argomentare instancabilmente per l’indipendenza”: come ad ammettere che in questa fase occorrerà lavorare per risollevare i consensi espliciti a favore del divorzio, scesi sotto il 40% della popolazione locale secondo gli ultimi sondaggi.

“Sono orgoglioso d’essere scozzese e d’essere europeo”, ha quindi rimarcato, indicando di fatto l’auspicio di una Scozia indipendente in grado - se mai vi sarà - di smarcarsi dalla Brexit britannica e di tornare in un futuro indeterminato nell’Ue.

Da sottolineare la presenza sorridente ed emozionata (rimarcata dalle televisioni) della famiglia del nuovo leader - nato a Glasgow da genitori immigrati e che compirà 38 anni il 7 aprile - nella balconata dell’assemblea parlamentare di Holyrood, a Edimburgo: con la moglie a capo scoperto accanto ai figli e due altre parenti alle spalle rivestite del tradizionale velo islamico.