MELBOURNE - Sabato, i sindaci di tutto lo Stato si sono riuniti a Melbourne per esprimere il loro dissenso, avvertendo che la nuova imposta, da miliardi di dollari, rischia di mettere in seria difficoltà economica migliaia di contribuenti.

Secondo l’intesa attuale, spetta ai consigli locali riscuotere la tassa per conto del governo statale, un compito che molti amministratori non sono disposti ad assumersi. A Geelong, ad esempio, si prevede di dover chiedere ai residenti circa 20 milioni di dollari in più, mentre il comune di Gippsland Latrobe dovrà raccogliere altri 5 milioni.

“Non possiamo e non vogliamo riscuotere questa tassa per conto del governo statale”, ha dichiarato il consigliere comunale di Geelong, Trent Sullivan, aggiungendo che i comuni stanno anche rivedendo le modalità di riscossione e i criteri di assistenza per i casi di difficoltà economica.

La vice sindaca di Latrobe, Sharon Gibson, ha sottolineato l’impatto sociale della nuova tassa: “Le persone si stanno trovando a decidere se mandare i figli a scuola affamati o pagare le bollette”.

A Melbourne, il sindaco della City of Yarra, Stephen Jolly, ha definito i comuni come gli “esattori di Spring Street” (espressione figurata stante a indicare il governo statale), e ha affermato che il suo comune ha già cominciato a inviare gli avvisi con le nuove tariffe. “Ci aspettiamo rabbia e proteste. Non possiamo farcela da soli, dobbiamo agire insieme”, ha detto Jolly.

In assenza di un pagamento della tassa da parte dei cittadini, i consigli temono anche di dover cedere fondi propri e stanno valutando quali margini legali esistano per evitare questo scenario. Nessun ministro del governo Allan ha finora rilasciato commenti in merito.