Cinque grammi, tra quelli naturalmente presenti negli alimenti e quelli (discrezionalmente) aggiunti. Ovvero: l’equivalente di un cucchiaino da caffè. A tanto ammonta il quantitativo giornaliero di sale che potremmo consumare, per non mettere a rischio il cuore e le arterie. 

ll sale da cucina contiene sodio. È questo minerale a favorire l’aumento della pressione sanguigna, principale fattore di rischio per l’insorgenza dell’infarto del miocardio e dell’ictus cerebrale. Diversi studi hanno inoltre evidenziato come un eccessivo introito di sale possa aumentare il rischio di sviluppare l’osteoporosi, l’insufficienza renale e alcuni tumori dell’apparato digerente: in particolare dello stomaco. Il consumo va ridotto a partire dall’età infantile: motivo per cui si raccomanda di non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita. Oltre a fare prevenzione, in questo modo si educano anche i bambini alla scoperta dei sapori autentici degli alimenti.

Per raggiungere l’obiettivo, gli esperti hanno redatto cinque consigli utili (per la salute) e sostenibili (per il palato). Primo: scolare e sciacquare verdure e fagioli in scatola e mangiare più frutta e verdure fresche. Secondo: provare a diminuire gradualmente l’aggiunta di sale ai piatti preferiti. Terzo: usare erbe, spezie, aglio e limone al posto del sale per aggiungere sapore alle pietanze. Quarto: mettere il sale e le salse salate lontano dalla tavola. Quinto: controllare le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli, in modo da scegliere quelli a minor contenuto di sale.

Quanto alle regole da seguire a tavola, la dieta mediterranea rimane la più indicata. A confermarlo uno studio da cui si evince che la consapevolezza e i comportamenti più idonei a proteggere la salute sono tanto più elevati quanto maggiore è il grado di adesione a uno schema alimentare che prevede ampio spazio dato agli alimenti di origine vegetale e al consumo di prodotti non ultralavorati: tutti accompagnati da un ridotto apporto di sodio.

Il sale da consumare, cinque grammi, dovrebbe essere sempre iodato. Lo iodio è alla base della sintesi degli ormoni tiroidei: indispensabili per la crescita corretta dell’organismo e per il buon funzionamento del metabolismo. Ogni grammo di sale arricchito, vale comunque per tutti la raccomandazione di non superare i cinque grammi di sale al giorno, a eccezione delle donne in gravidanza, apporta 30 microgrammi di iodio in più. Dunque, nel caso di un individuo adulto, circa un quinto di quello che occorre assumere ogni giorno.