La Federazione Cuochi Italiani in Australia riapre i battenti per un anno ricco di novità e per continuare a promuovere la cucina italiana e svolgere attività di sviluppo professionale per chef, ristoratori, insegnanti, studenti e investitori nel settore alimentare. L’obiettivo principale è quello di sostenere gli chef e le iniziative culinarie, condividendo ricette e stringendo relazioni attraverso eventi gastronomici in Australia.

Come detto, in cantiere tanti progetti per il 2023, come l’appuntamento dall’11 al 14 settembre a Sydney, dove la Federazione sarà presente all’ICC Center per il Fine Food Australia e dal 30 aprile al 2 maggio sarà a Melbourne per Food Service Australia. Questi sono due eventi per la ristorazione e per gli alberghi tra i più importanti, dove partecipano tutte le più grandi marche di elettrodomestici a attrezzature per cucina e prodotti alimentari. L’anno scorso il tema era il cibo “Plant based”, tradotto alla lettera, basato sulle piante, quindi un’alimentazione a prevalenza vegana e vegetale.

“Il bilancio dell’anno scorso è stato positivo - sottolinea il presidente della Federazione Cuochi di Sydney, Salvatore D’Alterio -. Abbiamo concluso, per fortuna, due anni terribili a causa del Covid e purtroppo come tutti sanno, la situazione è stata drammatica a livello mondiale e per noi in Australia anche perché le frontiere sono state chiuse e sono state riaperte soltanto l’anno scorso a marzo”.

Dopo una partenza a rilento, D’Alterio è comunque soddisfatto dei risultati raggiunti, del trofeo conquistato e delle quattro medaglie d’oro. La Federazione Cuochi Italiani, infatti, dall’ottobre 2022 vanta medaglia d’oro per il 2022 Restaurant Challenge e l’oro per il World Pasta Day Competition-Barilla for professionals. Per il traguardo del 2022 Restaurant Challenge, sono stati premiati ancora con l’oro. Anche la competizione del World Pasta Day è stata vinta dal cuoco della federazione, Nicola Pelligana.

D’Alterio si dice fiducioso per questo 2023: “Vediamo una ricrescita del 27% che non è indifferente e per la nostra federazione estera in Australia. Ricominceremo con le varie gare, il progetto di beneficenza ‘Aggiungi un posto a tavola’ e la formazione sia dei giovani in ambito ristorativo sia di chef”. Per la formazione dei giovani chef, D’Alterio racconta che, lavorando con le grandi compagnie, sono tanti i giovani che vengono assunti con tanta voglia di imparare, qualcuno viene assunto anche da autodidatta, cioè senza nessuna preparazione formale, non avendo studiato all’alberghiero.

“Prepariamo i nostri ragazzi al meglio, mettendoli in condizione di operare nella maniera migliore possibile, c’è un programma dietro, sia pratico che teorico, una piattaforma educativa alla quale possono accedere in qualsiasi momento. Investiremo tempo e risorse per far capire che l’unione fa la forza.  Ci piacerebbe anche collaborare con più associazioni italiane di qui, regionali e non”.