La legge consentirà ai lavoratori di rivolgersi alla Fair Work Commission se dovessero vedersi contattati per ulteriori compiti al di fuori dei limiti di orario contemplati nel contratto di assunzione.
Nei casi in cui la Commissione si trovasse a pronunciarsi a favore del lavoratore, il datore di lavoro incorrerà in una multa o addirittura in sanzioni penali nei casi di recidività.
Agli effetti pratici i dipendenti avranno il diritto di ignorare le telefonate e le e-mail di lavoro, fatta eccezione per quei casi in cui tale comportamento venga provato come irragionevole.
“Fattori come il motivo del contatto, il livello di contatto, la retribuzione, il ruolo e la responsabilità lavorativa e le circostanze personali dei lavoratori saranno presi in considerazione nel decidere quale sia un contatto ragionevole”, fanno sapere i Verdi, che hanno negoziato la nuova legge con il Partito laburista, impegnandosi in cambio a garantire il proprio sostegno ad una più ampia riforma delle relazioni industriali.
Al datore di lavoro viene ancora concesso il contattare i lavoratori in presenza di un’adeguata “indennità di disponibilità”, definita dalla normativa come “un’indennità per essere assegnati ad un turno, oppure in quanto inquadrati dal datore di lavoro per rimanere a disposizione per svolgere lavoro durante un periodo di tempo concordato”.
La legislazione è stata criticata con un comunicato congiunto dagli amministratori delegati delle camere d’affari e di commercio federali, statali e dei territori di tutto il paese.
“I dipendenti hanno già tutele legali contro orari aggiuntivi irragionevoli al di fuori delle ore di lavoro”, vienne affermato nella dichiarazione.
“La tecnologia moderna ha fornito flessibilità alla forza lavoro e molti dipendenti non hanno più bisogno di sedersi dietro una scrivania dalle nove alle diciassette.”
“Di comune accordo con i loro datori di lavoro, possono lavorare in modo flessibile, in modo consono per loro e per le loro famiglie, e mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata.”
La nota di protesta non dovrebbe influenzare il voto di oggi al Senato, dove viene dato per scontato il passaggio della legge.