MELBOURNE – I familiari di Sisto Malaspina e quelli di altre due persone ferite nell’attacco terroristico avvenuto il 9 novembre 2018 a Bourke Street hanno citato in giudizio la Polizia del Victoria accusandola di negligenza.
In cinque atti di citazione separati, ma simili nel contenuto e nelle richieste, si sostiene che agenti delle forze dell’ordine erano nelle vicinanze del luogo in cui Hassan Khalif Shire Ali ha condotto il suo attacco, uccidendo a coltellate Malaspina, il noto proprietario di Pellegrini’s Espresso Bar, e ferendo Rod Patterson e la guardia giurata Shadi Helal.
“Le autorità erano a conoscenza dei pericoli che sarebbero esistiti per i membri del pubblico se Shire Ali avesse messo in atto le sue intenzioni e ideologie terroristiche”, si legge negli atti di citazione, presentati dallo studio legale Slater e Gordon per conto del figlio di Sisto Malaspina David, di Patterson e di una familiare di Helal, Saoussan Randrage.
In essi si sostiene la tesi secondo cui la Polizia fosse responsabile per le misure di antiterrirismo nello Stato e quindi titolare di un dovere di diligenza nei confronti delle vittime e delle loro famiglie prima dell’attacco. “La Polizia del Victoria si è comportata in modo negligente perché non ha sottoposto ad adeguate misure di monitoraggio Ali prima dell’attentato, non riuscendo a prevenirlo”, si legge nei documenti legali.
Secondo l’avvocato di Slater e Gordon, Ike Nwokolo, “i miei clienti hanno sostenuto terribili lesioni fisiche e psicologiche a causa dell’attacco, e in questo fase del procedimento stiamo cercando di preservare i loro diritti mentre investighiamo la piena natura e portata della negligenza dello Stato nelle operazioni della Squadra antiterrorismo della Polizia del Victoria”.