MAR DEL PLATA (BUENOS AIRES) – Il 2 giugno, la comunità molisana di Mar del Plata avrà due motivi per festeggiare. Da una parte, l’anniversario della nascita della Repubblica, come tutta la collettività italiana. Ma anche una ricorrenza speciale, tipicamente regionale: il Corpus Domini.

È una festa cattolica che, secondo il calendario liturgico, cade 60 giorni dopo la Pasqua, quindi non ha una data fissa.

In Molise, a Campobasso, in questa giornata sfilano carri religiosi-allegorici (un tempo portati a braccia dai membri di una confraternita laica, oggi da dipendenti del Comune), con quadri viventi chiamati “Misteri”, che riproducono scene religiose: miracoli, storie della Vergine o dei santi...

L’origine dei Misteri è medievale: nell’XI-XII secolo erano vere e proprie messe in scena didattiche, per insegnare la Bibbia e le vite dei santi alla popolazione analfabeta.

La processione è stata realizzata a Mar del Plata per la prima volta nel 1991, grazie all’iniziativa di un socio dell’Unione Regionale del Molise, Claudio Auciello, che vide la manifestazione a Campobasso (capoluogo della Regione), ne rimase affascinato e volle portarla a tutti i costi in Argentina. Allora era un giovane pieno di entusiasmo, capace di contagiare tutti.

“Oggi purtroppo non è più tra noi – dice Micaela Spinoso, segretaria dell’Unione del Molise –. Ma il suo ricordo è vivo e presente”. Tanto che da allora la festa del Corpus Domini è stata ripetuta tutti gli anni.

“Non abbiamo installazioni altissime come i Misteri di Campobasso, che possono raggiungere i cinque metri – dice Micaela –. Ma lavoriamo tantissimo, anno dopo anno, per perfezionare gli allestimenti e aggiungere qualcosa di nuovo. Il pezzo forte è un carro con sopra alcuni bambini dell’associazione, vestiti da angioletti”.

Si inizia con una messa, alle 15,30 nel santuario di San Cayetano (Moreno 6776), nel quartiere omonimo. “Dove ha sede anche l’associazione – spiega Micaela –. È un quartiere che si è popolato grazie all’immigrazione italiana”.

Finita la messa, inizia la processione (con i carri installati su camioncini e non portati a braccia), fino alla sede dell’Unione Molisana (San Martín 6962).

“Sono solo 8 isolati, ma per noi è un momento importante – continua la segretaria –. Saranno presenti le autorità cittadine e le associazioni comunitarie amiche con i loro confaloni”. E ovviamente, in prima fila, il presidente Guillermo Telquer (in questi giorni impegnatissimo nell’organizzazione) e la vice Luna Bouzada.  

Il sacerdote impartirà la benedizione dell’associazione e dei presenti, si intonerà l’inno italiano e quello argentino, accompagnati dalla banda militare del Grupo de Artillería Antiaéreo 601, per poi tornare – sempre in processione – alla chiesa.

Il pomeriggio si chiuderà nei locali della sede, con una merenda a base di cioccolata calda e dolcetti molisani (come le canestrelle) e argentini (torta frita, pasta frola, bizcochuelo). È un evento aperto a tutto il quartiere e non solo ai soci, senza nessun costo.  

Animeranno la festa il corpo di ballo Cosmo Sivaroli (di cui è docente la stessa Micaela) e il Coro Matese dell’Unione del Molise, il balletto Terra Nostra della Colectividad Mafaldesa y Molisana (sempre di Mar del Plata). Il gruppo folkloristico Piedra y Camino completerà il tutto con danze argentine.

Quest’anno, poi, il Corpus Domini coincide con la Festa della Repubblica. E per “dare a Cesare ciò che è di Cesare”, i soci dell’Unione del Molise parteciperanno, la domenica mattina, alla cerimonia organizzata dal Consolato.

“Per fortuna non c’è stato bisogno di spostare nessuna data ­– afferma sollevata Spinoso ­– perché gli orari non si sovrappongono. Anzi, la coincidenza della data la rende ancora più significativa”. 

È entusiasta ed emozionata, Micaela, quando parla dei preparativi e fa il conto alla rovescia dei giorni. “Partecipo alle attività dell’associazione da quando ero bambina, il Corpus Domini fa parte della mia vita, è un appuntamento irrinunciabile – dichiara perentoria –. E ora che sono adulta posso trasmettere l’importanza di questa festa ai più giovani. Lavoriamo tantissimo, anche se il nostro Corpus Domini è più modesto di quello del Molise”.

Sarà una domenica molto importante, insomma. “Sì, anche perché quest’anno, per la precisione il 6 ottobre, la nostra istituzione compie 35 anni – afferma Spinoso –. Ogni evento che realizziamo è un passo verso questa data”.