Il CLIL ha cambiato il modo in cui imparo - e penso

Un articolo di Michael Denni, studente dell’Anno 10 al Loyola College (VIC)

Ciao, sono uno studente del Loyola College all’Anno 10. Grazie al CLIL, ho avuto l’opportunità di studiare materie come la storia e la religione in italiano e anche in inglese. All’inizio, era una sfida difficile, perché non capivo il lavoro di classe, ma ho rapidamente capito quanto questo metodo potrebbe aiutare il mio apprendimento, anche nel modo in cui capisco e apprezzo le materie scolastiche.

Che cos’è CLIL? CLIL significa Apprendimento Integrato di Contenuti e Lingue, o Content and Language Integrated Learning in inglese. Gli studenti che vogliono fare CLIL possono scegliere di farlo in Anno 9 e questo significa che imparano la religione e la storia in italiano.

Questo è solo per gli studenti che vogliono migliorare il loro apprendimento. Il CLIL è usato per costruire una migliore comprensione dell’italiano e anche migliorare la fluidità degli studenti. In due settimane, gli studenti hanno sette lezioni di storia e sette lezioni di religione, così sono costantemente esposti alla lingua. Per aiutare gli studenti a imparare il contenuto delle materie, gli insegnanti parlano prima in italiano e poi in inglese, così che gli studenti possano capire.

Quali sono i vantaggi del CLIL? Uno dei principali vantaggi del CLIL è che permette agli studenti di migliorare la lingua italiana in un modo naturale e senza pressione. Lo scopo del CLIL è immergere gli studenti completamente nell’italiano e costruire una comprensione della lingua. Invece di imparare solo le regole di grammatica, gli studenti usano l’italiano per analizzare, discutere e riflettere su argomenti attuali.

Questo rende l’apprendimento più coinvolgente e utile. Il CLIL aiuta anche a costruire sicurezza nel parlare, leggere e scrivere perché gli studenti sono esposti alla lingua in contesti diversi. Gli studenti imparano in un ambiente sicuro, dove i loro compagni di classe li incoraggiano a migliorare.

Un altro vantaggio è che migliora la memoria e la comprensione, perché gli studenti devono capire concetti complessi in un’altra lingua. Nel corso del tempo, gli studenti costruiscono un apprezzamento della lingua e vogliono migliorare il loro vocabolario sempre di più.
La mia esperienza personale con CLIL. Da quando ero un bambino piccolo, volevo capire i miei nonni e parlare con loro, ma non sapevo altro che ‘grazie’. Ogni volta ero frustrato e volevo seguire i loro passi.

All’inizio, ho fatto CLIL per questo motivo e perché mi piaceva l’italiano. Conoscevo le basi e pensavo che l’italiano sarebbe stato un soggetto divertente e, dopo un paio di anni, avrei fatto altre cose. Per tutto l’Anno 9, ho trovato il lavoro difficile e ho faticato. Però, nel corso di qualche tempo, ho notato che cominciavo a pensare in italiano. Ho avuto una classe di italiano ogni giorno, sia che fosse religione, storia o lingua. Parlando ogni giorno, sono migliorato continuamente.

A casa, ho parlato con mio padre e anche con mia nonna, che è nata in Italia. Durante i giorni, pensavo in italiano, e ogni volta che non conoscevo una parola, la cercavo. Quest’anno, i miei cugini sono venuti dall’Italia fino in Australia per un matrimonio. Sono riuscito a parlare con loro e dopo aver avuto conversazioni in italiano, ho capito quanto ho imparato grazie al CLIL.

Tra un anno vado in Italia con la scuola per vedere il Paese, come parte del programma di lingue. Ho questa opportunità solo grazie al CLIL e non vedo l’ora di ampliare le mie conoscenze della lingua italiana grazie a questo programma.

Dopo un anno, amo l’italiano e il CLIL e voglio continuare per il resto del mio percorso scolastico. Il CLIL mi ha dato una solida comprensione della lingua italiana e della sua cultura, e sono grato per questa opportunità. Penso che chiunque abbia la possibilità di partecipare in un programma CLIL dovrebbe farlo, perché offre un’opportunità unica per imparare e crescere.

Le farfalle

Un articolo di Isabelle Fazzari studentessa dell’Anno 12 al Loyola College 

È innegabile che siano creature magnifiche, no? Questi insetti, noti principalmente per i colori brillanti e unici delle loro ali, possono stupire qualsiasi persona che le vede volare oppure rilassarsi sui fiori. 

Ma vi siete mai chiesti dove le farfalle prendono i colori bellissimi delle loro ali? Allora, siete nel posto giusto, perché questo articolo parlerà della scienza dietro la bellezza molto apprezzata delle farfalle. 

Prima di tutto, ci sono due modi principali in cui i colori delle ali di questi insetti sono rappresentati, cioè attraverso la produzione dei pigmenti di vari colori e il colore strutturale.

I pigmenti sono molecole di vari colori prodotte dalle proteine nelle farfalle e poi sono depositate nelle scaglie delle loro ali. Possono riflettere solo un colore mentre riflettono tutti gli altri, permettendo all’occhio umano di vedere quel colore specifico sulle ali delle farfalle. 

Similmente al corpo umano, le farfalle producono la melanina, ma ovviamente altri pigmenti come l’ommocromo, la pterina. Uno di questi pigmenti, in particolare, è molto affascinante perché a volte riflette i colori ultravioletti che sono visibili solo alle altre farfalle, ma non all’occhio degli esseri umani. 

Il colore strutturale: in quanto le scaglie delle ali delle farfalle servono a tenere i pigmenti, la loro struttura contribuisce anche al colore delle ali. Le scaglie delle farfalle sono composte dagli strati alternati delle nanostrutture (che sono fatte di chitina) e aria. 
In base alla forma di queste nanostrutture, l’intensità della luce e anche l’angolo da cui si vedono le ali possono apparire colori diversi e quasi iridati.

I colori principali che sono visibili sulle ali, grazie al colore strutturale, sono blu e bianco. 
In fondo, questi sono i due modi in cui le farfalle possono avere i colori spettacolari e quasi irrealistici all’occhio umano.

Spero che qualcuno abbia imparato alcune cose interessanti.