Una stupenda giornata con temperatura estiva ha consentito al comitato dell’Associazione della Madonna delle Grazie e San Vittorio Martire, protettori di Roccella Ionica, di presentare alla comunità italiana e calabrese in particolare una Super Festa Italiana al Club Marconi di Bossley Park. 

La manifestazione, che dalle prime ore del pomeriggio a sera inoltrata ha visto la partecipazione di circa 2.000 persone, è iniziata con l’esecuzione degli inni nazionali australiano e italiano da parte del Coro Marconi, che ha poi accompagnato con molti canti religiosi la messa officiata da padre Antonio Fregolent. 

Nella sua omelia, il sacerdote ha accennato al valore del sacrificio e della speranza invitando la comunità a riflettere sull’importanza di lavorare insieme per un mondo migliore che attualmente è devastato da conflitti e divisioni e ha auspicato che ben presto torni a regnare una pace duratura. Dopo la messa c’è stata la tradizionale processione con le statue della Madonna e di San Vittorio alla quale hanno partecipato, molto raccolti, i fedeli presenti e ad accompagnare la processione è stata la banda Giuseppe Verdi, molto apprezzata per i brani eseguiti.

Successivamente, il presentatore della festa Paolo Rajo ha introdotto il primo degli oratori presenti, la segretaria dell’associazione Lisa Placanica che ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione, tutti coloro che in passato hanno contribuito a mantenere sempre vivo il sodalizio, l’attuale comitato per il contributo dato all’organizzazione dell’evento, il Club Marconi e l’orchestra di Mimmo Cavallaro per avere dato un tocco di classe alla manifestazione. 

Hanno preso poi la parola il rappresentante del seggio di Fairfield al parlamento statale del New South Wales, David Saliba, e il presidente del Club Marconi, Morris Licata. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di sostenere eventi come questo per continuare a mantenere vive le tradizioni della cultura italiana e in particolare della Calabria. 

Grande entusiasmo c’è stato tra il pubblico quando l’insegnante di tarantella, giunta appositamente da Melbourne, Rosa Voto ha mostrato ai presenti i passi fondamentali per ballare bene questa danza. Moltissime persone, giovani e meno giovani, si sono lasciate travolgere dal ritmo sfrenato della tarantella riversandosi sulla pista da ballo. I partecipanti alla festa hanno potuto rifocillarsi grazie ai chioschi di cibi vari allestiti nella zona adiacente al club e i più frequentati sono stati quelli della pizza e delle zeppole calabresi, preparate secondo la tradizione dal presidente Frank Furfaro e dalla sua squadra di volontari. Tra i presenti alla festa il presidente onorario dell’associazione Silvio Marrapodi e, tra coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, gli organizzatori Frank Placanica e Gianni Roccisano.

Il momento magico, tanto atteso dal pubblico, è arrivato con la brava presentatrice Elvira Andreoli, giunta anch’essa da Melbourne, che dapprima ha introdotto il musicista Alessandro Santacaterina, uno dei più bravi interpreti in Italia di un vecchio strumento calabrese come la chitarra battente, e poi l’ospite eccezionale dell’evento Mimmo Cavallaro, che per oltre due ore ha interpretato senza mai fermarsi le più belle canzoni del suo ricco repertorio. 

A far parte della bravissima orchestra di Cavallaro, composta interamente da musicisti calabresi, olte al menzionato Santacaterina, c’erano il batterista e tamburellista Francesco Carioti, la chitarra elettrica basso Roberto Arrigo, alla lira, altro strumento del folklore calabrese, la giovane Martina Farconeri e il poliedrico musicista Gabriele Albanese, che è al fianco di Mimmo Cavallaro da circa 16 anni, in grado di suonare una decina di strumenti. Calabrese anche Angelo Sposato, il tecnico del suono, addetto alle luci durante il concerto, oltre che il manager e organizzatore delle numerose tournee dell’orchestra in Italia e nel mondo. 

Sin dalle prime canzoni di Cavallaro il pubblico si è riversato sulla pista da ballo e al termine di ogni canzone gli applausi sono stati sempre da “standing ovation”. È stato un concerto fenomenale, apprezzato da tutto il pubblico, anche da molti connazionali che non potevano comprendere tutto il testo delle canzoni in dialetto calabrese, ma che sono stati trascinati con entusiasmo dal ritmo travolgente della musica dell’orchestra di Cavallaro. 

Durante il pomeriggio c’è stata anche la gara degli spaghetti e la divertente danza dell’asino oltre all’estrazione di una ricca lotteria. A conclusione della riuscitissima festa uno stupendo spettacolo di fuochi artificiali. Ancora una volta la comunità calabrese ha risposto con entusiasmo e in gran numero a una delle sempre bene organizzate iniziative dei roccellesi che hanno nuovamente saputo onorare i loro santi protettori Madonna delle Grazie e San Vittorio Martire.