Ambientata nell’immaginaria cittadina di Springfield, epitome della cosiddetta ‘Middle America’, prende in giro tutti gli aspetti della vita americana.
Dal suo esordio nel 1989, sono stati trasmessi più di 700 episodi, doppiati in 15 lingue e sottotitolati in 27, e la serie è tuttora in produzione con la 34esima stagione.
Se Homer Simpson, sua moglie Marge e i figli Maggie, Bart e Lisa sono il fulcro del programma, l’umorismo de I Simpson si basa anche sull’uso costante di stereotipi sociali ed etnici, per prendere in giro la società americana e la condizione umana in generale.
Il riferimento agli stereotipi è ascrivibile al fatto che sono comunemente condivisi e rapidamente compresi, soprattutto quando un episodio dura solo 20 minuti. Naturalmente, ciò non significa che gli stereotipi siano necessariamente accurati o giusti.
I Simpson hanno un ampio pubblico anche in Italia, dove la serie viene trasmessa - doppiata - in televisione, da molti anni. L’Italia ha una lunga tradizione di doppiaggio di film e telefilm stranieri in italiano.
Una delle sfide del doppiaggio è decidere come adattarsi alla realtà sociale e linguistica dell’originale. In alcuni casi, l’uso dell’italiano standard è una scelta sicura, anche se le sfumature sociali vanno perse.
Ma per i doppiatori de I Simpson questa non è una soluzione, data la volontà di non perdere l’umorismo legato agli stereotipi sociali e linguistici.
Quali scelte sono state fatte? Nella versione originale Willie, il custode, è scozzese e parla inglese con un accento scozzese molto marcato, per sottolineare la sua natura rude e il suo orgoglio etnico. È originario di Kirkwall, nelle isole Orcadi.
Nella versione italiana è sardo - rude e orgoglioso delle sue origini etniche, se si segue il principio degli stereotipi - e viene dal piccolo paese di Mogorella nell’Oristanese.
Il commissario Clancy Wiggum, capo del dipartimento di Polizia di Springfield, è di origini irlandesi.
Lo stereotipo è immediatamente comprensibile per gli americani, soprattutto lungo la costa orientale degli Stati Uniti, dove i poliziotti erano e rimangono tradizionalmente irlandesi.
Nella versione italiana, il cognome Wiggum diventa Winchester - il noto marchio americano di fucili. È napoletano e ha un forte accento regionale - un ovvio riferimento al tradizionale stereotipo italiano secondo cui i carabinieri sono meridionali.
I francesi hanno un approccio diverso alla versione doppiata de I Simpson: il francese standard è usato per la maggior parte dei personaggi, compresi il custode Willie e il commissario Wiggum.
Forse, nella versione francese si perde qualcosa in più, mentre quella italiana cerca, anche se in modo imperfetto, di catturare la diversità sociale e linguistica del mondo de I Simpson.