MELBOURNE - La nomina è stata confermata oggi pomeriggio a Melbourne, durante un incontro tra gli 11 senatori e l’unica deputata del partito. Prima della riunione, fonti interne al partito, avevano definito Waters una “leader riluttante ma efficace”, lodandone l’integrità e la capacità di unificare il partito.
Waters era stata eletta per la prima volta al Senato nel 2011, ma fu costretta a dimettersi nel 2017 dopo aver scoperto di possedere anche la cittadinanza canadese, in violazione delle regole di eleggibilità parlamentare. Waters ha fatto ritorno in Senato nel 2018, dopo aver rinunciato alla doppia cittadinanza.
Già vice-leader sia con Richard Di Natale sia con Bandt, Waters è anche capogruppo dei Verdi al Senato. È conosciuta per il suo impegno come portavoce per le politiche femminili e per aver contribuito all’istituzione di un organismo indipendente di vigilanza sui luoghi di lavoro parlamentari, ispirato dal rapporto di Kate Jenkins sulla cultura a Parliament House.
Dopo le elezioni, i Verdi hanno visto un crollo della propria rappresentanza alla Camera, mantenendo un solo deputato: Elizabeth Watson-Brown nel seggio di Ryan (QLD). Il partito ha attribuito la sconfitta elettorale al calo dei voti per i Liberali, che ha favorito i candidati laburisti, e a un minore afflusso di preferenze.
L’ex leader Richard Di Natale ha elogiato Waters definendola “una deputata straordinaria” e sottolineando l’importanza di un partito unito alle spalle della nuova guida: “È un compito duro, serve una squadra compatta e solidale”.