Il grande salone dell’ICKA Club di East Keilor si è vestito a festa per un’occasione speciale: la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana, organizzata dal Circolo Pensionati Italiani di Essendon. Il locale è stato decorato nei colori del Tricolore e, su ogni tavolo, accanto ai fiori, sventolano fiere due bandierine: una italiana e una australiana.
L’atmosfera era vivace, accogliente, ideale per ospitare gli oltre 170 partecipanti a questo atteso evento pomeridiano.
Il Circolo di Essendon – primo dei 97 circoli che un tempo operavano sotto la storica Associazione dei Circoli Pensionati Italiani del Victoria (Co.As.It.) – ha promosso con questa ricorrenza non solo la memoria del 79esimo anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, ma anche l’importanza di tramandare alle nuove generazioni il patrimonio di sacrifici, lavoro e contributi straordinari offerti dalla comunità italiana allo sviluppo dell’Australia, il loro Paese adottivo.
Accanto ai soci, presenti all’evento amici, familiari e ospiti speciali, tra cui Ivano Ercole, coordinatore del progetto ‘Università della Terza Età’ in lingua italiana, e Frank Di Blasi, fondatore del circolo e della Avondale Heights & East Keilor Residents Association Inc., accompagnato dalla moglie Nina, madrina della bandiera del club.
Presenti anche rappresentanti del Vizzini Social Club, dell’ICKA Club e dei circoli pensionati di Moonee Ponds, Ascot Vale, Keilor Downs, Airport West e Altona.
Il presidente Tony Barresi ha aperto la giornata con un caloroso saluto di benvenuto. A seguire, in segno di rispetto e affetto per la madrepatria, l’esecuzione dell’Inno di Mameli.
Tutti i presenti si sono uniti in coro, con entusiasmo e commozione, culminando in un lungo applauso e in uno sventolio di bandiere italiane, accompagnato da un emozionante “Evviva l’Italia!”. A seguire, è stata la volta dell’inno nazionale australiano, Advance Australia Fair.
Frank Di Blasi ha preso la parola e ha ringraziato il presidente e il comitato per l’impeccabile organizzazione della giornata, estendendo i ringraziamenti anche all’ICKA Club per l’ospitalità e il pranzo prelibato.
Ha rivolto il suo personale benvenuto a tutti i presenti e al caro amico Ivano Ercole, che è intervenuto più tardi per sottolineare i benefici delle attività promosse dall’Università della Terza Età – in particolare quelle in lingua italiana – e delle sessioni settimanali di ‘gentle exercises’ promosse da sette circoli pensionati della municipalità di Moonee Valley.
“Oggi non celebriamo solo la nostra italianità, ma riaffermiamo anche il nostro desiderio di lasciare un’eredità alle nuove generazioni. Il nostro è stato un contributo autentico, spesso silenzioso, ma fondamentale. Come gli emigrati della prima ondata, tra il 1924 e il 1927, da Comuni siciliani come Vizzini, anche noi abbiamo portato il nostro impegno nei Paesi d’accoglienza, sognando un’Italia più forte, stabile, capace di affrontare le sfide del presente – ha aggiunto Di Blasi –. Abbiamo aiutato a costruire questa Australia con il nostro lavoro, la nostra determinazione e i nostri valori. Siamo stati la generazione dei coraggiosi, che negli anni ’50, ’60 e ’70 ha superato barriere linguistiche e culturali, mantenendo viva la nostra identità e contribuendo in modo tangibile al progresso”.
Lo storico volto della comunità italiana ha poi concluso con un richiamo alle istituzioni: “Non possiamo fermarci a raccogliere onori. Dobbiamo continuare a chiedere attenzione ai bisogni concreti della popolazione anziana, spesso trascurata a favore di gruppi più rumorosi ma meno rappresentativi”.
Il pomeriggio è proseguito in un clima di festa.
Tra le portate del ricco pranzo, preparato con cura, i partecipanti si sono riversati sulla pista da ballo, danzando al ritmo del vasto repertorio musicale del Duo Sammartino-Bellistri. L’atmosfera era gioiosa, fra sorrisi e abbracci affettuosi.
Nei commenti a fine giornata, tutti d’accordo: la festa non poteva essere più bella e sentita.
E, al momento dei saluti, soci e ospiti hanno dato appuntamento alla prossima occasione con la promessa di ritrovarsi ancora, uniti dallo stesso spirito e dallo stesso orgoglio italiano.