BUENOS AIRES - L’arte davvero viva è quella che nasce nel presente, quella degli artisti che producono oggi, influenzano e sono influenziati dalla realtà quotidiana, l’arte che vive e respira l’aria che tira, che riflette e fa riflettere sul nostro momento storico.
Con questo spirito ha aperto a Buenos Aires la mostra Pintura italiana hoy. Una nueva escena (Pittura italiana oggi. Una nuova scena, )un progetto che porta nella capitale argentina il lavoro di 27 giovani artisti italiani under 35, selezionati per rappresentare la scena pittorica emergente più dinamica e significativa.
L’esposizione, ospitata dal Palacio Libertad (ex Cck, nel vecchio palazzo delle Poste), è promossa dalla Triennale di Milano, con il sostegno del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dell’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires e dell’Istituto Italiano di Cultura.
Pittura italiana oggi nasce dall’omonima esposizione collettiva presentata nel 2023 alla Triennale di Milano. E giunge per la prima volta fuori dai confini europei per raccontare – attraverso il linguaggio della pittura – la vitalità, la complessità e la ricchezza del nuovo panorama artistico italiano.
Dopo la tappa argentina, la mostra farà tappa anche a Rio de Janeiro, San Paolo e Città del Messico.
Organizzata in cinque sezioni tematiche, l’esposizione affronta temi come la rappresentazione e l’autorappresentazione, la relazione con la quotidianità oggettuale, la contaminazione tra linguaggi, la reinvenzione delle tecniche classiche e il dialogo fluido tra figurazione e astrazione.
Il risultato è un ritratto multiforme, ma coeso, e sopratutto ultracontemporaneo, della pittura italiana, restituita attraverso lo sguardo di una nuova generazione di artisti nati tra il 1990 e il 2000.
All’inaugurazione ha partecipato l’ambasciatore Fabrizio Lucentini, visibilmente emozionato per quella che è stata la sua ultima partecipazione pubblica in Argentina, dal momento che è arrivato alla conclusione del suo mandato.
Commossa anche la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Livia Raponi, che ha ringraziato il sostegno dell’Ambasciata e dello staff dell’Iic, dedicando una menzione speciale a Giuliana Gentile, l’addetta culturale responsabile dell’organizzazione del vernissage, che ha anche seguito il montaggio.
Il curatore Damiano Gullì, presente all’evento, ha sottolineato il lavoro di dialogo e costruzione condivisa, portato avanti con gli artisti, molti dei quali hanno realizzato nuove opere appositamente per questo progetto itinerante.
In sala c’era anche la pittrice Giulia Mangoni, autrice di un murales effimero – che verrà cancellato alla fine della mostra – ispirato alla sua breve esperienza a Buenos Aires, durante questi giorni, dove ha visitato il matadero (il macello).
Il suo quadro copre parte di questa pittura provvisoria. “Un aspetto voluto, perché voglio che ci sia qualcosa di riservato in ciò che ho illustrato sulla parete – spiega l’artista –. Durante la mia breve escursione il tassista mi ha regalato uno sticker della sua squadra di calcio, il cui scudo riporta un toro. L’ho applicato come amuleto porta fortuna sul retro del quadro, un piccolo segreto a voce che però non ho lasciato vedere a nessuno”.
Nelle opere dei giovani artisti si può individuare questa ricerca di intimità nella pittura, in un mondo dove la vita privata sembra dover essere sempre esposta al giudizio degli altri. Si interrogano su come le persone, gli oggetti quotidiani e la cultura che ci circonda definiscano l’identità, sia collettiva che individuale.
Pintura italiana hoy. Una nueva escena si configura non solo come una vetrina dell’arte italiana giovane e in evoluzione, ma anche come uno spazio di incontro tra linguaggi plastici diversi, in dialogo nella stessa conversazione.