Domenica 26 marzo l’associazione Lucani nel Mondo si è ritrovata alla Quarantine Reserve di Abbotsford per uno dei tradizionali barbecue in compagnia. Presente in gran numero la comunità lucana ma anche molti amici provenienti da altre regioni d’Italia.

La giornata ha visto i soci dell’associazione riuniti intorno alle grandi tavolate nello spazio del parco dedicato alle grigliate, con piatti colmi di cibo cucinato dai partecipanti. Il presidente Joe Di Giacomo, che ha aiutato nella gestione dell’evento cucinando e servendo da mangiare, ha tenuto un breve discorso illustrando i progetti futuri e le prossime attività in programma.

Di Giacomo fa parte dell’esecutivo dei Lucani nel Mondo e parteciperà alla conferenza annuale che si terrà a Maratea nel mese maggio insieme ad altri presidenti provenienti da vari Paesi. I Lucani nel Mondo sono infatti attivi in circa venti Paesi con quattro associazioni sul territorio australiano: a Sydney, a Brisbane, a Perth e a Melbourne (quest’ultima entrata nel gruppo dei Lucani nel Mondo il mese scorso). Una delle priorità della conferenza annuale sarà analizzare insieme le migliori strategie per preservare il futuro dell’associazione.

Ma la soluzione per Di Giacomo è una sola: trovare modi per coinvolgere i giovani tramite nuove attività e giornate dedicate alla scoperta della cultura italiana. “Queste associazioni sono nate nei primi anni Cinquanta con lo scopo di mantenere viva la cultura e comunità italiana all’estero - spiega Di Giacomo -. Adesso la situazione è radicalmente cambiata, i figli e i nipoti degli immigrati italiani si sentono australiani e conoscono l’Italia solamente dai racconti dei familiari. Dipende da noi riuscire a coinvolgere le nuove generazioni, trovar modi per invogliarli a partecipare per riscoprire l’Italia, magari tramite l’interesse per la musica, la cultura e il cibo italiano”. Secondo il presidente le soluzioni e le idee devono tenere conto delle passioni dei giovani in modo da riuscire a coinvolgerli negli eventi, magari tramite l’organizzazione di giornate dedicate alle varie regioni italiane a cui potrebbero partecipare non solo i figli o i nipoti degli attuali membri, ma anche i loro amici australiani. 

Di Giacomo si è soffermato poi sull’importanza del progetto “Turismo delle radici”, promosso dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dedicato a far riscoprire ai i giovani discendenti degli emigrati italiani nel mondo i loro paesi e i loro borghi d’origine. L’iniziativa mira a richiamare giovani in cittadine che ormai si stanno spopolando per far conoscere loro la storia e la cultura italiana. Anche l’associazione Lucani nel Mondo nel corso del 2024 si dedicherà al progetto, che prevede fondi stanziati per aiutare a coprire gli alloggi, ma anche i trasporti e le gite turistiche.  “Io lavorerò per portare i nostri giovani a visitare la loro regione d’origine – spiega Di Giacomo -. Invito tutti gli attuali membri a coinvolgere figli e nipoti nell’associazione in modo da poterli includere in questo viaggio il prossimo anno”.

È stato infine ricordato l’appuntamento della prima settimana di dicembre quando si terrà una delle gite annuali più amate dai soci: il viaggio di qualche giorno con pernottamento a Young, cittadina in New South Wales, per la raccolta delle ciliegie.