MELBOURNE - Gli ultimi 12 mesi sono stati sicuramente intensi e stimolanti per Kristie Satilmis che li ha vissuti assaporando la crescita personale e professionale che le hanno offerto.
Era lo scorso luglio quando è diventata preside della scuola elementare bilingue di Brunswick South, dopo una lunga esperienza maturata alla Auburn High School di Hawthorn, un istituto che offre un programma inglese-francese accreditato dal Ministero dell’Istruzione francese.
“Lavoro nel mondo dell’educazione da più di 25 anni. È strano ripensarci ora, ma quando ho deciso di fare l’insegnante ero solo alle elementari. Non è così comune avere le idee chiare già da bambina, ma io sapevo, con certezza, che volevo insegnare”, esordisce Satilmis.
Per i primi anni di carriera ha insegnato inglese, storia e teatro. Dopo un periodo dedicato ai figli e alla famiglia, è rientrata all’Auburn High School, dove ha ricoperto il suo primo ruolo di leadership, occupandosi dello sviluppo professionale del personale e della ‘student voice and agency’.
“Auburn era una scuola nuova e in crescita: siamo passati da 230 a più di 800 studenti in 10 anni. Un periodo che mi ha formata e aiutata a comprendere il valore dell’educazione bilingue e i motivi che spingono molte famiglie a sceglierla per i propri figli”, ha spiegato.
“Una figura fondamentale in quel periodo è stata la mia preside, Maria Karvouni. Una donna incredibile, una vera forza della natura”, ha ricordato Satilmis che, quando la sua responsabile si è assentata costretta da una malattia, ne ha assunto la funzione ad interim.
“È stato un periodo complicato, ma anche molto formativo - ha chiarito -. Dopo la scomparsa di Maria, ho iniziato a riflettere seriamente sul mio futuro e su come poter contribuire ancora di più all’istruzione pubblica”.
In quella fase delicata dal punto di vista personale, Satilmis ha trovato il coraggio di rimettersi in gioco e candidarsi per il ruolo di preside alla scuola elementare di Brunswick South: “La prima e unica per cui ho fatto domanda. Ero incuriosita dal modello bilingue, così raro: solo 11 scuole in tutto lo Stato offrono un programma del genere, con un’enfasi vera sulla parità linguistica”.
Le sfide che si è trovata ad affrontare sono state diverse da quelle in cui si è imbattuta durante gli anni trascorsi alla scuola superiore: alla Brunswick South non si trattava di far crescere i numeri, che sono stabili da anni.
“Il mio compito è piuttosto valorizzare ciò che già abbiamo - ha sottolineato la preside -. I nostri studenti non conoscono altro che l’educazione bilingue: è la normalità per loro. Ma è qualcosa di straordinario e credo sia fondamentale aiutarli a capirlo, a sentirsi fieri di far parte di questa realtà unica”.
Durante l’anno appena trascorso, Kristie Satilmis ha potuto anche lavorare con il Bilingual Schools Network: “è stato entusiasmante. Le scuole della rete bilingue si scambiano idee, dati, strumenti. Di recente, abbiamo cominciato a condividere i nostri risultati in modo sistematico, un traguardo che ha dato grande carica al personale. È emozionante rendersi conto che non siamo soli, ma parte di un movimento più grande”.
Un progetto che rende la preside particolarmente orgogliosa è lo sviluppo di un quadro di riferimento comune per tutte le scuole bilingui: “Finalmente potremo avere una guida condivisa per il percorso degli studenti. E come la ciliegina sulla torta, presto ci sarà anche la prima Coppa del Mondo delle scuole bilingui”, una giornata per celebrare lo sport e la comunità, che rimarrà sicuramente impressa nella memoria degli studenti.
L’energia e la motivazione di Kristie Satilmis sono evidenti quando la si sente parlare, ma lei ammette di sentirsi “ispirata dal lavoro dei colleghi, che sono insegnanti appassionati, preparati e curiosi”. “Il nostro programma di apprendimento professionale si sta evolvendo, e abbiamo un nuovo piano strategico per l’anno prossimo. C’è entusiasmo e voglia di migliorare”.
E in fondo, sono questi gli elementi per creare l’ambiente di apprendimento ideale per i bambini e una comunità sui cui contare per le famiglie. “Parlare con i genitori la mattina, sentire cosa si aspettano dalla scuola, scoprire le loro motivazioni è un privilegio. Eventi come la giornata degli ‘adulti speciali’, in cui i bambini dell’Anno Prep invitano i nonni o altre persone care, per intervistarli sulle loro esperienze scolastiche, sono momenti semplici, ma pieni di significato”, ha aggiunto.
Il passaggio dalla scuola superiore a quella elementare ha certamente comportato un aggiustamento per Satilmis che lo definisce come una “rivelazione”, non solo perché si ha una relazione stretta con la comunità delle famiglie, ma anche “per la spontaneità dei bambini, gli abbracci nel cortile, la dolcezza che si respira ogni giorno”.
Questa scuola, secondo la preside, è un luogo speciale: “Un piccolo unicorno, come mi piace chiamarlo. E ogni giorno che passo qui è un promemoria del motivo per cui ho scelto, da bambina, di diventare insegnante”.