COSENZA - Dalle autopsie sui corpi di Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto, è stato confermato per entrambi l’intossicazione mortale da botulino. Entrambi avevano acquistato e consumato un panino in un food truck a Diamante. 

Nell’inchiesta della Procura di Paola, diretta da Domenico Fiordalisi, si ipotizzano a vario titolo i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Al momento gli indagati sono dieci. Sono in tutto “sette le diagnosi di botulismo effettuate all’ospedale cosentino Annunziata nell’immediatezza dei ricoveri e confermate dall’Istituto superiore di sanità”. 

Dall’Iss, infatti, si legge in una nota del nosocomio del capoluogo calabrese, “le analisi di laboratorio certificano la diagnosi di botulismo in altri quattro pazienti i cui campioni biologici erano stati inviati all’Istituto”. “Nel frattempo – continua la nota –, sono giunti all’ospedale altri due pazienti, attualmente ricoverati in Pediatria con lieve sintomatologia suggestiva di intossicazione botulinica”. Al momento, dunque, i ricoveri sono 17. 

Il botulino alimentare è una forma d’intossicazione causata dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Si tratta di una delle tossine naturali più potenti conosciute.