ADELAIDE - Il presidente John Di Fede ha dato il benvenuto agli ospiti e passato subito il microfono all’ing. Nicola Moffa, che ha ripercorso i traguardi del club, nell’anno in cui si celebrano i suoi primi 45 anni. 

Moffa ha subito ribadito l’idea fondante del Campania Club, all’insegna della massima inclusività. Moffa ha poi raccontato del coinvolgimento della nuova generazione che sta raccogliendo l’eredità e l’esperienza dei fondatori, i loro nonni. 

Di recente sono stati completati i lavori di rinnovo, grazie allo sforzo dei tanti soci, volontari e sponsor.

Presente Serafino Maglieri, presidente del comitato dei volontari per i 45 anni del club: quest’anno infatti ci sarebbe dovuta essere una grande festa, purtroppo cancellata a causa della pandemia. 

“Le celebrazioni per il 45esimo sono state annullate - ha raccontato Maglieri -. Dobbiamo ora però guardare al futuro e organizzare le celebrazioni dei 50 anni”. 

Per questo Maglieri ha confermato lo stesso comitato istituito per celebrare i 45 anni, che si incontrerà ogni sei mesi, per organizzare nei minimi dettagli i prossimi festeggiamenti del 2025, per l’occasione verrà anche redatto un libro commemorativo, a celebrare la storia gloriosa del club. 

L’avvocato Nic Minicozzi ha poi riportato gli aggiornamenti sul monumento eretto a Paduli, ora pronto. Verrà organizzata una cerimonia di inaugurazione ufficiale, con benedizione dell’opera, non appena sarà di nuovo sicuro viaggiare.

Minicozzi ha ringraziato tutti coloro coinvolti nell’ambizioso progetto del monumento, simbolo del viaggio dell’emigrante e del filo invisibile ma fortissimo che lo tiene legato alla terra natia. 

Il professor Zillante, che è stato coinvolto nella selezione dei progetti degli studenti della University of Adelaide per il monumento a Paduli, ha poi lanciato ai presenti un’idea molto significativa: la creazione di un comitato storico-culturale per commemorare, raccogliere e soprattutto conservare il contributo degli italiani alla storia australiana negli ultimi 70-80 anni, utilizzando anche la sala culturale del Campania Club intitolata ad Alessandro Minicozzi.

Se si vuole, come di sicuro accade  al Campania Club, passare il testimone ai giovani, è importante trasmettere loro le radici da cui provengono. Senza passato non c’è futuro, si dice. 

John Di Fede ha poi ringraziato i numerosi sponsor e soprattutto i volontari: senza di loro non ci sarebbe il club.

Per questo, nel corso della serata sono stati consegnati svariati certificati di riconoscimento, in particolare ad Anna e Saverio Morelli, a Maria e Mario Mignone, storici volontari del club, a Sebastian Galipo, della Galipo Food, ai signori Vasarelli, della Vasarelli Wines, a Robert Pitt, dell’Adelaide Cemeteries Authority, a Mario Romaldi, della Romaldi Constructions, ai signor Cavaiuolo, di Arte Grafica.