MELBOURNE – Dopo la diffusione della notizia da parte del quotidiano del gruppo Nine, The Age, Mitch Catlin ha rassegnato le dimissioni, che sono state immediatamente accolte dal capo dell’opposizione.
The Age ha scritto che Catlin ha chiesto a Guy di inviare il proposto contratto a Jonathan Muntz, un grosso imprenditore nel settore idraulico (è titolare della Reliance Worldwide Corporation con un patrimonio stimato, nel 2019, di 1,24 miliardi di dollari), con pagamenti di $8.000 al mese all’azienda Catchy Media Marketing and Management.
Nel contratto preparato da uno studio legale, si legge che i pagamenti sarebbero cessati se Catlin non fosse più stato capo dello staff del leader dell’opposizione.
Dopo il deferimento delle indagini, il leader liberale, che si è detto pronto a cooperare con qualunque tipo d’inchiesta, ha detto che il contratto non è mai stato sottoscritto e Catlin si è dimesso di sua iniziativa, “quindi non c’è nulla da indagare”.
Guy, dopo la presentazione del rapporto dell’Ombudsman che ha evidenziato il comportamento “moralmente inaccettabile” dei laburisti, intendeva rendere l’integrità dei parlamentari e dei loro collaboratori un tema della sua campagna elettorale, in vista del voto del prossimo novembre, annunciando l’imminente nuovo codice di condotta per i politici della Coalizione e i loro consulenti.
L’autorevolezza morale del leader liberale, però, è durata solo una manciata di giorni prima che scoppiasse lo scandalo.
Il ministro della Funzione pubblica, Danny Pearson, ha detto in Parlamento che Catlin e Guy hanno tentato di aggirare la legge sulle donazioni ai partiti politici: “Era una mossa per sovvertire le normative vigenti; di quest’uomo (Guy) non ci si può fidare”.
Dal canto suo il leader dell’opposizione ha parlato di “tentativo disperato di un governo arrogante di sviare l’attenzione dai propri problemi di integrità”, aggiungendo: “A differenza di Daniel Andrews, io voglio aumentare, non ridurre, i fondi per l’ufficio dell’Ombudsman e la Commissione indipendente anticorruzione”.
Fiona Patten, parlamentare e leader del Reason Party, ha detto che c’è bisogno di maggior integrità nel sistema politico statale, sollecitando l’urgente introduzione di una Commissione parlamentare etica.