MELBOURNE - Complice un’inaspettata giornata dalle temperature estive, giovedì 1 aprile, si respirava un’atmosfera gioiosa e contagiosa nel cortile di quella che è una realtà unica nel suo genere in Victoria. La scuola elementare, infatti, offre ben due programmi bilingui (greco moderno dal 1977 e macedone dal 1985) e un terzo indirizzo generico, per il quale viene offerta una lezione settimanale d’italiano. In realtà, la scuola può vantarsi di essere una vera e propria babele linguistica: la maggior parte dei circa 300 studenti parla, infatti, una seconda lingua a casa, le più popolari sono arabo, punjabi e farsi, oltre ovviamente a greco moderno e macedone, per le quali diverse famiglie macinano decine di chilometri tutti i giorni al fine di far studiare ai propri figli le lingue d’origine.
Come si può immaginare, il calendario di eventi della scuola è molto vario e, indipendentemente dall’indirizzo di studio, si cerca di rendere le manifestazioni il più inclusive possibili, per dare la possibilità a tutte le classi di avvicinarsi a culture e tradizioni diverse. Come nel caso del Carnevale, una 'tre giorni' di attività aperte a tutti gli studenti tra marionette, ballo, lezioni per imparare a fare la pasta, tornei di bocce e la sfilata in maschera.
Nelle settimane antecedenti, gli insegnanti di arte ed educazione fisica hanno lavorato con tutte le classi ad attività inerenti all’evento: Keith MacDougall ha fornito delle basi sul gioco delle bocce mentre Sue Trajanov ha assistito i bambini nella creazione delle maschere indossate durante la sfilata.
A rendere ancora più speciale la manifestazione, il fatto che il mercoledì siano stati cambiati gli orari delle lezioni: la campanella di inizio giornata ha suonato alle dodici per permettere anche ai genitori di andare a scuola e vedere i propri figli impegnati nelle attività.
Il giovedì, durante la pausa pranzo, nonna Domenica (ovvero la signora che in genere aiuta i bambini ad attraversare la strada) ha mostrato come si preparano le fettuccine, mentre un’appassionata partita all’ultimo gol veniva giocata sul campo da calcio: una sfida “sudatissima” tra studenti e insegnanti (il preside David Williams incluso), che ha visto questi ultimi rimontare proprio prima del fischio della fine, con un risultato di 2 a 3.
Appena il tempo di riprendere fiato e si è svolta la sfilata di Carnevale, presentata dallo Student Leadership Team, il gruppo dei rappresentati degli studenti. Ogni classe ha sfoggiato le proprie maschere e gli studenti di italiano hanno cantato I Want To Be In Italy.
Per il preside Williams, l’evento è stato un gran successo e ha ringraziato gli sforzi della docente di italiano, Teresa Damjanic, per le energie e l’entusiasmo messi nell’organizzare il Carnevale. Ma non è stata sola. Un altro elemento degno di nota è il coinvolgimento proprio dei rappresentanti degli studenti che hanno preso parte alla pianificazione e organizzazione della Settimana italiana e hanno avuto ruoli attivi durante tutti i tre giorni: l’accoglienza dei compagni alle diverse attività; la supervisione degli eventi; la completa gestione dei tornei di bocce; la presentazione della sfilata con l’Acknowledgement of Country e la dettagliata spiegazione storica e culturale del Carnevale. Una collaborazione perfetta.