Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi ha spiegato: “Il sistema a cui si mira non intende aumentare il gettito complessivo, ma diminuirlo perché oggi è fuori linea rispetto agli altri Paesi. La sostanza del Cdm di oggi è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale. Vorrei puntualizzare che la legge è una legge delega e quindi è una legge generale che poi andrà riempita da contenuti con un ulteriore momento di confronto. Si può avere la sensazione che questa sia l’ultima parola sul fisco, ma, per fortuna o purtroppo, il processo non è così semplice, prenderà molti anni”.
I ministri della Lega non erano presenti. Draghi ha detto che la loro assenza sarà spiegata dall’onorevole Matteo Salvini oggi o domani.
Draghi ha tenuto ad assicurare che: “Non cambia assolutamente l’imposizione fiscale sulle case, sui terreni. È molto importante dirlo. Nei giorni scorsi si è teso un pochino a confondere. Una decisione è costituire una base di decisione adeguata, e ci vorranno cinque anni. La seconda decisione è cambiare le tasse. Noi la seconda decisione non l’abbiamo presa. Solo nel 2026 se ne riparlerà”.
Rimangono centrali nel telaio della riforma la progressività del sistema fiscale e la riduzione del cuneo fiscale. Altro punto è quello del contrasto all’evasione e all’elusione fiscale che in Italia crea una differenza tra gettito teorico e gettito effettivo valutata in circa 100 miliardi.
Per quanto riguarda l’Iva, Daniele Franco, ministro dell’Economia, ha detto: “Si stabilisce l’obiettivo di razionalizzare la struttura dell’imposta, semplificare la gestione del tributo, ed è volto (l’obiettivo) a ridurre i livelli di evasione ed elusione”.
I ministri della Lega non hanno preso parte alla riunione del Consiglio dei ministri. Il ministro Massimo Garavaglia, che sedeva al tavolo per conto dell’altro ministro della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha lasciato la riunione dichiarando che la Lega avrebbe approfondito la bozza. La Lega obietta che le carte sono state ricevute all’ultimo momento non consentendo un’adeguata lettura ed esame delle linee guida contenute nel testo.