La settima arte in una delle sue più elevate espressioni, quella delle opere di Paolo e Vittorio Taviani, la coppia di fratelli cineasti più famosa della storia del cinema italiano e universalmente riconosciuta, sarà al centro di una interessante retrospettiva organizzata da Melbourne Cinémathèque, in partnership con l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne e con il supporto di Cinecittà Luce. 

Partendo dalla solida base del neorealismo, da loro definito come “un amato padre”, i due fratelli toscani hanno avuto la capacità, in una costante ricerca della qualità del racconto cinematografico, di trascendere dalla stessa esperienza neorealista che li ha anticipati.

Una relazione di fratellanza che sul lavoro non si è praticamente mai interrotta se non a causa della scomparsa di Vittorio nel 2018, con i due registi che, si racconta, nel corso della loro lunga carriera lanciavano una monetina per decidere chi dei due avrebbe fatto la regia per quel determinato film. Dopo la scomparsa del fratello, Paolo ha continuato a dirigere altri due lungometraggi basati su sceneggiature che aveva scritto con il suo defunto fratello.  

L’uso di ambientazioni storiche per commentare lo stato della società e della cultura italiana contemporanea conferisce al loro lavoro una qualità favolosa che ha spinto Pier Paolo Pasolini a commentare che il loro ottimismo era più tragico del suo pessimismo. 

Sei gli appuntamenti con alcuni dei capolavori dei due fratelli, divisi in tre giorni, a partire dal prossimo 28 febbraio presso l’ACMI a Federation Square.

Si inizia, mercoledì 28 febbraio, con la proiezione de La notte di San Lorenzo e con quella del loro primo film, Un uomo da bruciare, firmato insieme con Valentino Orsini. 

Secondo appuntamento, una settimana dopo, mercoledì 6 marzo, con Padre padrone, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, San Michele aveva un gallo e, per chiudere la rassegna, il successivo mercoledì 13 marzo, stessa formula di due film a sera, con Cesare deve morire e l’adattamento di Pirandello, Kaos, tratto da Novelle per un anno dello scrittore e drammaturgo siciliano.