La settimana scorsa si sono svolti in Abruzzo i festeggiamenti in onore di Santa Eurosia. Il culto della martire di Rosciano viene celebrato in Italia da 240 anni ma Santa Eurosia, protettrice dei frutti della terra e delle vigne, è celebrata anche dai corregionali in Australia che nelle scorse settimane hanno organizzato una festa in suo onore al Club Italia di Lansvale.

La celebrazione, organizzata da Guerino Speranza, presidente del comitato Santa Eurosia, e da Ben Sonego, presidente del Club Italia, ha coinvolto 170 persone e numerosi ospiti d’onore ed è ufficialmente iniziata con gli inni nazionali italiano e australiano eseguiti dal Coro Marconi, al quale è seguito un minuto di raccoglimento in segno di rispetto per ricordare i soci deceduti.

Il presidente del Club Italia Sonego ha dato il benvenuto ai presenti: “È bello vedere così tanti soci e volti familiari riuniti qui per celebrare la festa di Santa Eurosia. Siamo molto fortunati ad essere qui insieme, a mangiare e ballare con le nostre famiglie e i nostri amici. Volevo in particolare ringraziare Jenny McNevin del consiglio direttivo del Mounties Group presente in sala qui con noi”.

Sonego ha poi espresso la sua gratitudine il presidente del comitato Santa Eurosia e gli organizzatori della festa: “La salvaguardia della nostra comunità è di immensa importanza per tutti noi e il nostro obiettivo è il benessere dei nostri membri e la sostenibilità futura di tutte le nostre attività ed eventi. In questa occasione ci incontriamo per indulgere in piacevoli ricordi di eventi passati, per fare nuove amicizie e condividere il nostro patrimonio culturale e la nostra lingua”.

Durante la giornata è stata celebrata anche una messa in onore della santa. Nell’omelia padre Mirko Integlia ha tracciato una breve storia della vita di Santa Eurosia parlando in particolare della distanza generazionale che si è venuta a creare tra la prima generazione di migranti e quelle successive dei nipoti e pronipoti dispensando anche consigli per avvicinare i giovani alle tradizioni, alla cultura e alla lingua italiana.

Il presidente Speranza ha quindi porto il suo saluto ai presenti ringraziando padre Mirko e tutti i soci rafforzando il concetto che il Club Italia è oramai diventato “fulcro della cultura italiana, quasi una seconda casa”. Parlando della celebrazione in corso, ha poi spiegato che la festa di Santa Eurosia non celebra solo la figura patronale della santa ma anche il suo martirio. La leggenda narra come Eurosia fosse di nobile nascita e fu promessa in sposa attraverso un matrimonio combinato. La giovane Eurosia, che non aveva intenzione di sposare uno sconosciuto, fuggì e si nascose in una grotta. Sfortunatamente, il fumo del fuoco che aveva utilizzato per riscaldarsi, si rivelò un punto a suo sfavore che successivamente la portò a essere catturata. Venne trascinata fuori dalla grotta tirandola per i capelli, le furono amputate le mani e martirizzata nel 1880. Venne proclamata santa da papa Leone XIII nel 1902.

“Santa Eurosia incarna l’amore che abbiamo per la nostra fede, la nostra famiglia, i nostri amici e la nostra comunità in generale”, ha concluso il presidente Speranza.

Non sono naturalmente mancati i ringraziamenti agli sponsor che hanno reso possibile l’evento e agli artisti Elizabeth Sonego, Jessica Di Bartolo, John Vadala e Tony Gagliano che hanno offerto un piacevole intrattenimento musicale.