GENOVA - Alla commemorazione delle vittime del crollo del Morandi, hanno partecipato anche rappresentanti di Autostrade per l’Italia (Aspi) e della galassia societaria che fa capo alla famiglia Benetton. Erano presenti, infatti, tre delegazioni: una di Autostrade, una di Atlantia, la holding che controlla Aspi, e una di Edizione srl, la holding proprietaria del 30,25% di Atlantia.
La presenza di coloro che sono ancora considerati i maggiori indiziati per il crollo non rende certamente sollievo alle famiglie di chi ha perso la vita nella assurda tragedia di un anno fa e, come chiesto fin dall’inizio, il comitato dei familiari delle vittime di Ponte Morandi è tornato a chiedere che la società che gestisce ancora la rete autostradale si assuma le proprie responsabilità fino in fondo.
“Domani - ha detto il giorno precedente alle celebrazioni la portavoce del comitato, Nadia Possetti -, diversamente dal giorno dei funerali di Stato, saremo presenti, perché è l’unico momento in cui avremo la possibilità di esprimere il nostro dissenso per il fatto che Autostrade continui ad avere le concessioni sulla gestione della rete”.