MOSCA - Il Cremlino dice di attendere “segnali” dagli Stati Uniti su un possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump. La Russia non ha ancora ricevuto “alcun segnale” da parte dell’amministrazione americana di Donald Trump per un contatto diretto tra il presidente Usa e quello russo Vladimir Putin.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che “rimane la disponibilità” da parte di Mosca a una tale iniziativa e, “per quanto abbiamo sentito, rimane anche dalla parte americana”. Anche se, “a quanto pare, ci vuole del tempo”, ha detto ancora Peskov, citato dall’agenzia Interfax.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a margine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles, ha confermato che Berlino e la Ue restano accanto a Kiev: “La sicurezza europea è fondamentale per la sicurezza transatlantica. Ecco perché è così importante, soprattutto in questi giorni, sottolineare ancora una volta che l’Europa e la Germania sono al fianco dell’Ucraina. Non c’è una data di scadenza per il sostegno umanitario, economico e militare. Lo chiariremo anche con i nostri nuovi partner americani”.
Baerbock ha continuato indicando la necessità di ampliare la cooperazione anche per combattere “le minacce ibride”, come le azioni di sabotaggio di cavi sottomarini, “per gli interessi europei è fondamentale investire di più non solo nella nostra forza economica e nel nostro mercato interno, ma anche nella nostra sicurezza. L’Europa deve essere in grado di proteggersi meglio”.
Il rinnovo delle sanzioni alla Russia - a quanto si apprende - è stato approvato dalla Ue: Budapest ha quindi rimosso il veto.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha, inoltre, parlato delle elezioni in Bielorussia, definendo quella di Alexander Lukashenko come “una vittoria più che convincente”. Il politico bielorusso è stato rieletto per un settimo mandato alla presidenza, in un voto contestato dall’Unione europea, che lo ha definito “una farsa”.
“Crediamo che queste siano state elezioni assolutamente legittime, ben organizzate e trasparenti”, ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Interfax, dopo che il presidente Vladimir Putin si era congratulato con Lukashenko, affermando in un messaggio che la sua vittoria “mostra chiaramente la sua alta autorità politica e l’indiscusso sostegno della popolazione per il corso politico seguito dalla Bielorussia”.
Quanto alle critiche provenienti dall’Occidente, “questo era prevedibile, e non riteniamo opportuno tenerne conto”, ha detto Peskov. Secondo i dati della Commissione elettorale centrale bielorussa, Lukashenko, al potere dal 1994, ha vinto le elezioni con l’86,82% dei voti.