MOSCA - La Russia “non scarta in anticipo alcun piano per una soluzione” del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su una iniziativa del cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Non respingiamo alcun piano in anticipo, ma è necessario capire di cosa stiamo parlando”, ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Interfax. 

La Russia ha appreso solo dai media la notizia che il cancelliere tedesco Olaf Scholz starebbe lavorando ad un piano di pace per l’Ucraina, e quindi non conosce i dettagli, ha sottolineato Peskov. “Non sappiamo più di quanto hanno riferito i media, che un qualche piano sia in preparazione - ha detto il portavoce citato dalla Tass -. Ma non sappiamo di quali dettagli potrebbe parlare. Non stiamo respingendo alcun piano in anticipo, ma dobbiamo capire di cosa stiamo parlando”.  

La Tass ricorda che La Repubblica ha scritto che Scholz sta preparando un proprio piano per una soluzione pacifica in Ucraina, “una sorta Minsk 3’, che non esclude il trasferimento di parte dei territori ucraini a Mosca. “Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto ucraino con mezzi pacifici, finora non ci sono le precondizioni”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. “Ascoltiamo diverse dichiarazioni dei paesi europei, ma non vediamo dichiarazioni in merito da parte del paese che sta conducendo l’intero processo, guidando l’intero Occidente collettivo”, ha detto ancora Peskov stando all’agenzia di stampa ufficiale russa. 

Da parte sua, la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando che “i territori russi non sono in agenda per i negoziati”. Mosca definisce però “territori russi” anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e le parole di Zakharova equivalgono quindi a un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla. 

“Chi può fidarsi di Zelensky, dopo che ha chiesto i negoziati del marzo 2022 e li ha lasciati in aprile su pressione britannica?” ha aggiunto Zakharova. Interrogata sul “nuovo piano” di cui parla il presidente ucraino, ha risposto di non avere idea di “cosa significhi nuovo piano”. 

La portavoce ha così ripetuto la narrazione di Mosca secondo la quale l’Ucraina avrebbe abbandonato i negoziati del marzo del 2022 su pressione dell’allora premier britannico Boris Johnson, il quale ha però sempre smentito questa versione dei fatti. 

Zakharova ha inoltre dichiarato che nell’autunno del 2022 Zelensky “ha firmato un decreto vietando all’Ucraina di negoziare con la Russia” e ha affermato che lo avrebbe fatto “su pressione americana”. 

In realtà il decreto di Zelensky dell’ottobre del 2022 definisce “impossibile” la prospettiva di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, non in generale con la Russia. “Putin è il presidente russo che guida il paese e determina il corso della politica estera”, ha osservato Zakharova. “Questa è la nostra politica: non abbiamo mai rifiutato i negoziati, nemmeno con l’Ucraina. Kiev lo ha fatto sotto la pressione occidentale”, ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo. 

La Cina “incoraggia e sostiene tutti gli sforzi utili a favorire la risoluzione pacifica della crisi in Ucraina e continuerà a persistere nel promuovere pace e colloqui con un ruolo costruttivo verso una soluzione politica”.  

Il presidente Xi Jinping, incontrando a Pechino il premier norvegese Jonas Gahr Store, ha detto che “tutte le parti dovrebbero collaborare per creare le condizioni favorevoli alla soluzione politica con il dialogo”, secondo la Xinhua. Venerdì, in un briefing con Store a Bruxelles, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiesto alla Cina “di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia”. 

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha confermato né smentito notizie apparse su media internazionali secondo le quali l’Iran starebbe fornendo missili balistici alla Russia.     “Informazioni di questo tipo non sempre corrispondono alla verità”, ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Interfax. “Sviluppiamo la nostra collaborazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le più sensibili, e continueremo a farlo nell’interesse dei popoli dei due Paesi”, ha aggiunto Peskov.