ROMA - Via libera definitivo dal Senato alle nuove norme sui migranti. Il governo ha ottenuto il voto di fiducia sul disegno di legge di conversione in legge del decreto già approvato dalla Camera. I sì sono stati 97, i no 65; un astenuto.
Norme più stringenti sui minori stranieri non accompagnati, stretta ulteriore sulle espulsioni e sull’allontanamento ingiustificato, stop all’ingresso in Italia per chi si è reso colpevole di mutilazione di organi genitali femminili e nuove risorse per le forze dell’ordine. Sono questi alcuni dei contenuti del provvedimento.
Si conferma sostanzialmente la parte del decreto che prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture, i minori di età non inferiore a sedici anni, possano essere inseriti nei centri per adulti, in una sezione dedicata ma con un subemendamento della Lega, è salita da 90 giorni a 150 giorni la permanenza massima.
Sale a 45 giorni il termine di permanenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. In sostanza i minori potranno essere trattenuti per 15 giorni in più. Confermata la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”.
Nel caso di espulsione di un migrante “a titolo di misura di sicurezza”, il giudice non avrà più la facoltà di valutare se espellere o meno il migrante in questione ma dovrà farlo, introducendo una sorta di automatismo.
Entra nel dl migranti un emendamento che vieta l’ingresso in Italia per chiunque abbia cagionato la mutilazione di organi genitali femminili e abbia provocato lesioni permanenti al viso di qualcuno.
Arriva l’espulsione immediata di cittadini di paesi dell’Unione europea che abbiano commesso reati che prevedano la reclusione entro il limite dei tre anni. Il giudice, se valuta di dover infliggere il carcere ma non ricorrano le condizioni per ordinare la sospensione della pena, “può” sostituirla con l’allontanamento “immediato” per un periodo “doppio” rispetto alla pena irrogata.
In arrivo anche una stretta delle norme a tutela di richiedenti asilo portatori di esigenze particolari, tra cui minori non accompagnati, disabili, vittime di tortura o stupro e persone affette da gravi infermità fisiche o mentali. Nel caso la domanda di protezione internazionale venga considerata “manifestamente infondata”, incorreranno pure loro nelle procedure accelerate di esame che comportano anche restrizioni in fase di impugnazione.