Crown Melbourne, Eureka Tower e Rialto Towers, sono solo alcuni dei più importanti progetti della società fondata 73 anni fa dall’italiano Luigi Grollo; a seguito della sua scomparsa, la direzione è passata al nipote Daniel Grollo che, dopo alcune recenti speculazioni, in una dichiarazione pubblica lo scorso venerdì, ha annunciato alcuni controlli amministrativi, attribuendo la colpa alla pessima gestione di Infrastructure NSW (INSW) nell’ambito del progetto Central Barangaroo a Sydney.
Grocon ha però confermato che gli sviluppi di Ribbon al Darling Harbour a Sydney e del Northumberland a Collingwood non sono inclusi nelle difficoltà amministrative.
“Il mio desiderio è di riuscire a ripagare completamente i creditori – ha affermato Grollo –. Credo che alla fine vinceremo la causa contro Infrastructure NSW e, quando accadrà, i creditori saranno i primi a essere risarciti”.
Grocon ha infatti avviato una nuova azione legale contro il governo del New South Wales, nel tentativo di ottenere il rilascio di alcuni documenti di transazione in relazione al progetto Central Barangaroo. Lo scorso settembre, INSW ha però vinto un’ordinanza del tribunale che costringeva Grocon a pagare un milione di dollari di cauzione per le spese legali dell’agenzia al fine di procedere con il caso, un’altra mossa che, secondo quanto dichiarato da Grollo, intende aggiungere ulteriore pressione alla posizione finanziaria della società.