CANBERRA - Lo ha affermato il ministro degli Esteri Penny Wong.
Trump ha annunciato un’imposta del 25% sui prodotti provenienti da Canada e Messico e del 10% su quelli cinesi.
La senatrice Wong, che ha recentemente incontrato il suo omologo statunitense Marco Rubio dopo l’insediamento di Trump a Washington, ha sottolineato che l’Australia ha un surplus commerciale con gli Stati Uniti.
“Il presidente Trump sta attuando l’agenda che aveva promesso, ovviamente questo avrà un impatto sui mercati globali, ha dichiarato Wong nella conferenza stampa di questa mattina a Canberra.
“Lo comprendiamo e sappiamo che il miglior approccio è mantenere un forte coinvolgimento con gli Stati Uniti”.
“Gli Stati Uniti hanno un surplus commerciale di due a uno con l’Australia, e ogni bene e servizio americano entra nel nostro paese senza dazi”.
Durante la prima amministrazione Trump, l’Australia era riuscita a evitare i dazi grazie a un’esenzione negoziata dall’allora primo ministro liberale Malcolm Turnbull.
L’opposizione sta ora facendo uso di questo precedente come parametro per valutare la gestione del rapporto con gli Usa da parte del governo laburista.
“Bisogna dimostrare di poter avere una relazione di lavoro con questa amministrazione, e la coalizione lo ha fatto in passato”, ha dichiarato il procuratore generale ombra Michaelia Cash.
A giudicare dal tentativo del ministro per gli Scambi commerciali Don Farrell di ottenere al più presto un colloquio chiarificatore con la sua controparte americana Howard Lutnick, la situazione non sembra ancora completamente definita, sarebbero eventuali dazi su chip, farmaci e alluminio a preoccupare Canberra.