BUENOS AIRES - Una decisione e poche sorprese. Dopo aver annunciato il licenziamento di 1.400 lavoratori, con tagli al personale del Pami (la mutua dei pensionati), dell’Hospital Sommer e dell’Hospital Laura Bonaparte, il Ministero della Salute ha comunicato ieri il commissariamento di quest’ultima struttura.
Mentre i lavoratori denunciano che alcuni servizi dell’ospedale, specializzato in salute mentale, non sono operativi a causa della mancanza di personale, il governo ha giustificato la decisione sostenendo che, in questo modo, “si prevede di recuperare il normale funzionamento dell’istituzione, garantendo un’adeguata assistenza e la continuità dei trattamenti per tutti i pazienti’.
A dirigere il Bonaparte sarà Mariano Pirozzo, che finora ricopriva il ruolo di direttore dell’area di Assistenza medica e trattamenti dell’Hospital Sommer. Dopo essersi incontrato con le autorità del ministero della Salute per definire i passi da intraprendere nei prossimi giorni, il nuovo funzionario si trova già da ieri nell’ospedale.
Pirozzo è un neurochirurgo formatosi nella facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires. Nel corso della sua carriera professionale ha ricoperto il ruolo di coordinatore del servizio di Neurochirurgia dell’Hospital de Alta Complejidad en Red El Cruce di Florencio Varela, l’Hospital municipal de Llavallol “Dr. N. Piacentini”, l’Hospital Ioma “Gabriela Carriquiriborde” (tutti e tre nella zona Sud del conurbano Buenos Aires).
È stato inoltre membro effettivo dell’Associazione Argentina di Neurochirurgia (Aanc) e del Collegio argentino dei neurochirurghi (Canc).
Il ministero guidato da Mario Lugones ha emesso un comunicato in cui si afferma che “i contratti non rinnovati rispondono alla sovrabbondanza di personale presente al Bonaparte: 326 dei suoi dipendenti sono stati assunti durante il governo di Alberto Fernández; nei servizi di pronto soccorso e ricovero c’erano 109 dipendenti per 55 posti letto di degenza, di cui solo 19 occupati in media al mese; ci sono 38 ambulatori esterni che ricevevano in media cinque pazienti al giorno”.
— Ministerio de Salud de la Nación (@MinSalud_Ar) January 22, 2025
Il comunicato del governo diffuso su X.
La nota richiama lo stesso utilizzo razionale delle risorse che il governo nazionale invoca ogni volta che decide di chiudere enti o licenziare lavoratori: “Prendersi cura della salute degli argentini richiede anche un uso efficiente delle nostre risorse”.
Il 15 gennaio, il ministero della Salute ha informato attraverso un comunicato che non avrebbe rinnovato 1.400 contratti del personale dell’area. La decisione, sostiene l’organismo, si inserisce “nel contesto del processo di ristrutturazione che l’ente sta portando avanti in funzione del riordino delle sue competenze e della ridefinizione delle politiche sanitarie”.
La protesta dei lavoratori. (Instagram/@enluchaelbonaparte)
Ai lavoratori del Bonaparte le prime notifiche sono arrivate alcune ore dopo la pubblicazione del comunicato. Sono state quasi duecento, indirizzate quasi interamente a persone assunte durante la precedente gestione di governo.
Da quel momento, il personale è in assemblea permanente sotto il motto “Svuotare è chiudere”.