PERTH - A partire da ieri, sono disponibili prestiti a basso deposito per l’acquisto di case modulari, costruite fuori sede e assemblate successivamente in loco in tempi più rapidi. L’obiettivo è facilitare l’accesso alla casa per i cittadini a basso e medio reddito.

L’annuncio pre-budget include anche un piano di equità condivisa da 210 milioni di dollari e un fondo “build-to-rent” previsti per la fine dell’anno. Fino a 1.000 prestiti saranno concessi con i quali lo Stato potrà acquisire fino al 35% del valore dell’immobile, o un massimo di 250mila dollari, riducendo i costi iniziali e le rate del mutuo.

Domenica, il governo ha inoltre destinato 12,3 milioni di dollari per attrarre lavoratori edili da altri stati e dall’estero, cercando di aumentare la capacità costruttiva. La promozione offre 10mila dollari a ogni lavoratore specializzato che si trasferisca nel WA.

Secondo un recente rapporto del Bankwest Curtin Economics Centre, oltre la metà delle famiglie del Western Australia ritiene inaccessibile il mercato della casa dopo un aumento del 91% in due anni. La carenza di alloggi spinge molti cittadini a trasferirsi lontano dai centri urbani.

Le associazioni di settore, come Master Builders WA e il Property Council, hanno accolto positivamente le misure, ma avvertono che la carenza di manodopera nel settore edile resta il principale ostacolo alla realizzazione degli obiettivi.

Nonostante gli sforzi del governo, nel 2024 sono state costruite 4mila abitazioni in meno rispetto agli obiettivi dell’Accordo Nazionale sull’Edilizia Residenziale. Il bilancio statale 2025-26 sarà presentato giovedì, con oltre 20 iniziative già annunciate.