Dan Tehan, ministro per il Commercio, il Turismo e gli Investimenti ha confermato che il governo federale sta lavorando all’ipotesi di riaprire i confini internazionali dell’Australia senza l’obbligo di quarantena negli hotel.

“Stiamo facendo il possible per assicurarci che, appena i confini internazionali saranno riaperti – ha spiegato il ministro – gli australiani saranno in grado di viaggiare scannerizzando un codice QR che sarà collegato al proprio passaporto, e che indicherà l’avvenuta vaccinazione”.

Il ministro si augura che nei prossimi mesi la maggior parte degli Stati e dei Territori saranno attrezzati per permettere alle persone di trascorrere il periodo di quarantena a casa.

Secondo il piano di riapertura nazionale, gli australiani potranno riprendere a fare viaggi internazionali non appena l’80 per cento della popolazione sopra i sedici anni avrà ricevuto entrambe le dosi di vaccino. A quel punto sarà inoltre possibile, per tutti i cittadini che avranno ricevuto uno dei vaccini ufficialmente riconosciuti dall’Australia (AstraZeneca, Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson), effettuare la quarantena nella propria abitazione e per un periodo più breve.

Il South Australia sta già sperimentando un piano di quarantena più corto, mentre il New South Wales si sta preparando a introdurre tale piano nelle prossime settimane.

Sono ancora diversi i punti da chiarire per quanto riguarda i viaggi all’estero. In particolar modo, se si procederà con un piano di apertura graduale oppure no, soprattutto per quanto riguarda alcuni Paesi.

Ma il ministro Tehan ha confermato che il governo sta già lavorando con diverse ambasciate per ottimizzare il riconoscimento del passaporto vaccinale australiano una volta che i cittadini avranno lasciato il territorio nazionale.

Dal mese prossimo, il governo federale inizierà a rilasciare il passaporto digitale vaccinale per i viaggi all’estero.

Tale passaporto farà parte quindi di un’app sul cellulare che, oltre a contenere le informazioni base contenute all’interno di un normale passaporto, mostrerà anche un codice QR il quale permetterà alle autorità di competenza di verificare lo stato di vaccinazione di ciascuna persona.

“Abbiamo già mandato il prototipo del progetto a tutte le nostre ambasciate all’estero – ha concluso il ministro Tehan – così che possano assicurarsi che verrà riconosciuto nei vari Paesi”.