La legge “Help to Buy”, che verrà introdotta questa settimana, offrirà un sostegno finanziario a un massimo di 40mila futuri acquirenti di case risultanti idonei a fruire della partecipazione condivisa all’acquisto fino ad una quota massima del 40% per le case di futura fabbricazione e del 30% per le quelle esistenti.

Gli acquirenti di case necessiteranno di un deposito minimo del 2% per partecipare al programma, godendo di ripagamenti del mutuo inferiori alla media.

Gli stati dovranno approvare la propria legislazione affinché il programma possa operare nella loro giurisdizione, programma che intanto prenderà avvio nel Northern Territory e nello Australian Capital Territory subito dopo il passaggio della legge.

L’obiettivo è quello di rendere operativo il sistema a livello nazionale a partire dal prossimo anno.

Il ministro per l’Edilizia abitativa Julie Collins ha affermato che il piano del governo mira a “assicurarsi che più australiani abbiano un posto sicuro ed economico che possano chiamare casa”.

“Stiamo cercando di cambiare la situazione, come ho detto non è facile cambiare rapidamente, ci vorrà del tempo ma stiamo lavorando su ogni strada”, ha detto questa mattina Collins ospite di ABC Radio.

“Questo è il grande sogno australiano che stiamo cercando di riportare in vita per gli australiani che sono rimasti esclusi per anni dall’accesso ad una casa propria.”

Lo “Help to Buy” si integra con altri programmi già varati, come lo Housing Australia Future Fund, programma del valore di 10 miliardi, e con quello volto ad accelerare la realizzazione di case popolari, stanziamento del valore di 2 miliardi.

“In effetti, l’aiuto per l’acquisto potrebbe significare, per quei proprietari di nuove case idonei, un risparmio di centinaia di dollari ogni mese sul loro mutuo”, ha detto Collins.

In giornata una commissione del Senato riferirà in merito a eventuali soluzioni alla crisi degli affitti.

La commissione ha raccolto centinaia di proposte sull’accessibilità economica agli affitti, sulle misure che i governi possono intraprendere per ridurne il costo, sui fattori di domanda e offerta e sui diritti di chi si trova ad affittare un’abitazione.