Una serata all’insegna della tradizione più semplice, ma ricca di significato e fede, quella che sabato 14 giugno è stata celebrata al Lioni Social Club di Clayton, in onore della tradizionale ‘Festa di Sant’Antonio’.
Più di cento persone si sono ritrovate per il consueto dinner dance, tra musica dal vivo, fusilli fatti in casa e un rito che continua a legare la comunità alle proprie radici: la benedizione del pane.
A donare i panini per la cerimonia, come da tradizione, sono state Rosa Albanese e Lucia Moretti. A benedirli è stato padre Andrew Madry, ospite della serata, che ha guidato anche un momento di preghiera.
“Lo facciamo ogni anno, proprio come in Italia – spiega Gina Sibilia, la tesoriera del club –. Sono piccoli gesti, ma contano moltissimo per chi è cresciuto con queste tradizioni”.
Il club lionese esiste da circa cinquant’anni. Le sue origini risalgono agli anni ’70 e ’80, quando un gruppo di emigrati da Lioni, cittadina in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia, in Campania, iniziò a riunirsi il sabato sera, prima nelle case e poi in una sede propria.
Tra i fondatori c’era anche Antonio Sibilia, padre di Gina e dell’attuale presidente del club, Maria Sibilia.
“Quando papà ha lasciato per motivi di salute, io e mia sorella abbiamo preso il suo posto nel comitato. Per noi è una continuità naturale, quasi scontata”, racconta Gina.
Oggi, il club continua a funzionare grazie a un gruppo affiatato di volontari, con un occhio anche alle nuove generazioni.
“Quest’anno abbiamo coinvolto giovani come Alex e Alfonso – asserisce Sibilia –. È importante che imparino come si organizza una serata, come si mantiene viva una tradizione”.
E la cucina è un punto d’orgoglio: antipasto, fusilli fatti a mano “alla lionese”, manzo alla pizzaiola con contorno, torta di mele, gelato, formaggi e biscotti. “Tutto preparato da noi, dalle donne del club. Niente catering. È così che abbiamo sempre fatto, e così vogliamo continuare”, aggiunge Sibilia.
La serata è stata animata dal duo J&C, tra balli, brindisi e risate.
Ma l’appuntamento più atteso è dietro l’angolo: il 16 agosto si celebra San Rocco, il patrono di Lioni: “Abbiamo già otto tavoli prenotati, senza aver ancora mandato la nostra usuale newsletter. Ne abbiamo solo dodici in totale. Significa che la gente ci tiene davvero”.
Il sodalizio non organizza più una Messa in chiesa da quando St Peter’s di Clayton ha smesso di celebrare in italiano.
“Abbiamo deciso di fare tutto al club. La lingua è un importante veicolo delle nostre radici. Se non possiamo più celebrare in italiano, preferiamo farlo qui, con una benedizione e qualche preghiera. Per noi è lo stesso spirito”, aggiunge la tesoriera.
Come racconta Sibilia, il sodalizio di Clayton continua a preservare le tradizioni, rispettando la memoria dei primi arrivati, lasciando al contempo anche spazio per il cambiamento. Senza nostalgia forzata, ma con un occhio attento alle cose che contano.