ADELAIDE – Venerdì primo settembre, presso la sede SAIA in Carrington Street, Radio Italiana 531, Com.It.Es. SA e SAIA hanno organizzato un cocktail di commiato per il console Adriano Stendardo e la moglie Clizia Restivo, prossimi alla partenza, fissata a sabato 9, per Helsinki, dove il Console presterà servizio per i prossimi quattro anni.
Alla serata hanno partecipato un centinaio di persone, oltre a diverse autorità. Presenti Hieu Van Le, Joe Szakacs, Jing Lee, Vincent Tarzia, il patrono della radio Don Totino, oltre a diversi sponsor e cavalieri. Rose Senesi ha fatto da MC.
Il primo a intervenire è stato il presidente di Radio Italiana 531, Mario Romaldi: “Adriano e Clizia, siete arrivati ad Adelaide a fine dicembre 2019. E dopo i primi giorni avete subito vissuto uno dei periodi più difficili per il South Australia, con gli incendi e da subito vi siete attivati, partecipando a una cena di raccolta fondi. Avete da subito partecipato alle feste religiose della comunità italiana, con la festa di San Pellegrino a gennaio. Poi a marzo è arrivato il Covid. Malgrado tutte le avversità, Adriano e Clizia, avete dimostrato un grande impegno, anche a supporto della cultura italiana, avete partecipato a tutti gli eventi a cui siete stati invitati, non vi siete mai risparmiati. Avete portato una ventata di freschezza e ci mancherete molto. Speriamo che Adelaide diventi per voi una meta abituale per le vostre vacanze. Grazie ancora per la vostra dedizione, il vostro lavoro, il vostro impegno e il vostro entusiasmo. Lo abbiamo molto apprezzato e non lo dimenticheremo”.
È poi intervenuta la presidente Com.It.Es., Marinella Marmo: “Napoleone definiva la diplomazia ‘la polizia vestita elegante’, Churchill la definiva ‘un espediente per evitare il potere’, mentre Garibaldi la definiva ‘una vecchia ingannatrice di cui era meglio diffidare’. I romani invece la identificavano con la dea Concordia, colei che porta la pace, quindi la diplomazia come ruolo di pace. Malgrado le grandi emergenze che Adriano e Clizia hanno affrontato, non si sono persi d’animo, hanno lavorato dietro le quinte, incontrato persone, hanno iniziato le loro attività senza clamore e senza le luci della ribalta”.
Clizia Restivo infatti, negli anni di mandato del marito, ha collaborato con la Croce Rossa, supportando rifugiati ed emigrati, per poi spostarsi a lavorare all’organizzazione delle celebrazioni per l’Australia Day: “Clizia, sei una persona meravigliosa nei tuoi valori e nel tuo contributo alla comunità italiana e australiana, i tuoi principi sono pienamente condivisi da molti di noi” ha proseguito Marinella Marmo, “Adriano, hai toccato il cuore di tutti noi, hai sempre la frase giusta per tutti. Come presidente del Com.It.Es., ho avuto il privilegio di vederti ‘dietro le quinte’ e di apprezzare la tua umiltà, il tuo coraggio, l’etica del lavoro, la diplomazia, la perseveranza, la voglia di coinvolgere tutti. So quanto hai combattuto per salvare l’insegnamento della lingua italiana alla Flinders. La tua forza è stata coinvolgere tutti, a tutti i livelli. Adriano, sei riuscito a toccare il cuore pulsante e orgoglioso degli emigrati italiani in South Australia, hai capito il sacrificio del coraggioso esperimento di integrarsi nella società australiana da parte degli emigranti. Per questo lo scetticismo di Napoleone, Churchill e Garibaldi, con te non ci hanno toccato”.
È stata poi la volta di Joe Szakacs, in rappresentanza di Zoe Bettison, che ha ringraziato Adriano per la gentilezza e l’amicizia dimostrate negli anni di mandato e per l’attenzione per l’educazione e le collaborazioni scientifiche ed economiche tra Italia e Australia, oltre che il supporto durante la pandemia mostrando la sua compassione per le tante vite perse in Italia: “Il servizio è servizio, ma il servizio con empatia è a un altro livello”. A seguire, l’intervento di Jing Lee, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della serata, sottolineando il contributo di Adriano e Clizia alla comunità più ampia, partecipando alla vita sociale di tutto lo Stato: “Adriano e Clizia, esprimo a nome di tutto il Partito liberale la nostra più profonda gratitudine per quanto fatto in questi anni. Siete stati un esempio di servizio alla comunità, con eleganza e umiltà. Vi aspettiamo presto a Adelaide. So che mancherete molto a tutto lo staff del consolato e non solo”.
In conclusione, una menzione affettuosa a Clizia e un regalo, un boomerang, strumento che rappresenta il ritorno, con la raffigurazione di un canguro, un animale non solo rappresentativo dell’Australia, ma anche simbolo dell’avanzare costantemente. Infine, Franco Bava ha recitato una sua poesia in onore del console Stendardo. La parte formale è poi proseguita con la consegna di una targa per Adriano Stendardo da parte di Marinella Marmo, poi il regalo di tutta la comunità, un dipinto di arte aborigena.
Adriano Stendardo, prima della moglie Clizia Restivo ha preso la parola: “Grazie per la vostra gentilezza e per aver partecipato a questa serata. Viene un momento quando bisogna salutarsi e questa è l’essenza del servizio diplomatico e mi sento molto privilegiato in questo servizio, perché si basa sul lavoro dei predecessori, che ogni console cerca di portare avanti. Ricordo, inoltre, che il mio ruolo è stato quello di facilitare quanto la comunità ha man mano realizzato e iniziato. Riconosco poi il lavoro dei tanti leader della comunità. Io e Clizia ci sentiamo privilegiati per aver servito in un paese, l’Australia, che condivide i valori italiani. E sono grato per aver avuto l’opportunità di lavorare con la compianta ambasciatrice Francesca Tardioli e l’attuale ambasciatore Crudele. Partiremo tra una settimana, questo fa parte della vita del diplomatico, ma qui lasceremo una parte del nostro cuore. Per questo il nostro è un arrivederci”.
Anche Clizia Restivo ha voluto condividere un suo pensiero, concludendo i discorsi: “L’Australia per noi ora è una seconda casa. È stato un piacere ascoltare le vostre storie. Vedo in ognuno di voi un pezzetto della nostra madrepatria e questo è bellissimo. È giusto sentirci tristi dopo quattro anni, ma significa che la nostra esperienza qui è stata molto importante. Sarete sempre benvenuti da noi dovunque saremo. Non vediamo l’ora di tornare per ricevere ancora i vostri abbracci”. Infine, il taglio della torta, il brindisi e la foto di gruppo, prima di proseguire la serata per gli ultimi saluti.