WASHINGTON - Il segretario di stato del Maine, massimo funzionario elettorale dello stato americano, ha rimosso l'ex presidente Donald Trump dalla scheda elettorale dello Stato per il 2024. Alla base della decisione ci sarebbe il "divieto di insurrezione" contenuto nel 14esimo emendamento. Lo riferisce riferisce la Cnn.  

Con la decisione di fermare le primarie di Donald Trump, il Maine diventa il secondo stato americano a bloccare la corsa dell'ex presidente Usa alle presidenziali repubblicane per il suo coinvolgimento nell'assalto al Campidoglio del gennaio 2021. 

Prima del Maine, una decisione simile era stata assunta dal Colorado. Il segretario di Stato del Maine, Shenna Bellows, ha dichiarato in una sentenza che gli eventi del 6 gennaio 2021 "si sono verificati per volontà, conoscenza e sostegno del Presidente uscente", aggiungendo: "La Costituzione degli Stati Uniti non tollera un assalto alle fondamenta del nostro governo".  

La California ha invece deciso di considerare valida la candidatura di Trump. Nello Stato più popoloso degli Usa, la commissione elettorale ha un potere limitato di rimuovere dalle schede i candidati, spiega il New York Times nel dare la notizia.  

Le decisioni contrastanti, rileva la testata, evidenziano le tensioni che riguardano la democrazia e il diritto di voto in Usa e si moltiplicano gli appelli perché intervenga la Corte Suprema per stabilire se l'ex presidente sia o no eleggibile come candidato repubblicano alla Casa Bianca alle elezioni del prossimo novembre.