MELBOURNE - È stato un ottimo inizio d’anno per i quasi 350 studenti della scuola primaria di Footscray che vede in questo 2024, la transizione verso la scuola bilingue coinvolgere le classi fino all’Anno 4.
Le sfide certamente non mancano, ma la passione del gruppo di insegnanti, della Learning Specialist, Jacqueline Robertson e della preside Jenny Briggs, rendono il cammino meno faticoso.
“Al momento ci stiamo concentrando sulla preparazione delle risorse per la parte di programma che riguarda la lettura in italiano - ha detto Robertson -. Non è facile attingere a risorse italiane, quindi abbiamo cominciato a svilupparle da soli, concentrandoci sullo studio delle sillabe, attraverso il metodo sillabico”.
Una scelta il cui obiettivo è di garantire agli studenti la possibilità di codificare quello che stanno leggendo, per poi riuscire ad associare un significato a quel che si è letto. Abbiamo messo a disposizione dei bambini un’ampia biblioteca di libretti originali, preparati per loro, per aiutarli a sviluppare e consolidare le competenze”.
Robertson ha poi sottolineato come la scuola fissi degli obiettivi comuni da raggiungere per quel che concerne la competenza linguistica, sia in italiano sia in inglese.
Il programma prevede infatti l’insegnamento diviso tra le due lingue al 50%, le materie principali vengono, cioè, insegnate in italiano e in inglese, per apprendere, attraverso la lingua, matematica, lettura, scrittura e lezioni sulla gestione delle relazioni sociali ed emotive. E poi c’è il tempo per la “scoperta”, quello in cui i bambini possono approfondire “vocabolario e conoscenze attraverso il gioco".
"In passato abbiamo parlato del mercato, dello zoo, della professione del veterinario e degli animali”, ha continuato Robertson.
Agli insegnanti di italiano si aggiunge in classe la presenza di Laura Bellieni, l’assistente linguistica del Co.As.It., originaria di Siena, che è anche la persona che, durante un corso serale dedicato, aiuta i genitori interessati a imparare le basi della lingua, perché, come ha sottolineato, “le famiglie cercano di coinvolgere i bambini nel programma, imparando a loro volta l’italiano”.
“Quest’anno avremo anche degli studenti dell’Università di Melbourne che si uniranno a noi in classe per sei settimane per portare a termine un progetto con i nostri ragazzi - prosegue Robertson -. E presto accoglieremo altri assistenti linguistici in arrivo dall’Italia”.
E, se per il momento l’attenzione è tutta puntata sulla lingua, non è escluso che, quando la scuola sarà interamente bilingue, vengano introdotte anche delle occasioni speciali per celebrare le tradizioni, “come il Carnevale”.
“[Ma in fondo], la cultura viene trasmessa tutti i giorni, attraverso i libri della tradizione italiana, da Giulio Coniglio alla Pimpa, e gli altri classici della letteratura italiana”, sottolinea l’insegnante.