BUENOS AIRES – La Legislatura della Città di Buenos Aires sta valutando la concessione trentennale di un terreno nel quartiere di Palermo alla Federazione delle istituzioni italiane della circoscrizione consolare di Buenos Aires (Fediba), per la realizzazione del tanto atteso museo dedicato all’immigrazione italiana.
La Commissione Bilancio, guidata dalla legislatrice Paola Michielotto (Vamos por Más) - affiancata dai colleghi Fernanda Gimena Villafruela (Vamos por Más), Pablo Donati (Compromiso Liberal Republicano) e María Luisa González Estevarena (La Libertad Avanza ) – ha tenuto un’udienza pubblica, con la partecipazione di altri deputati e rappresentanti della comunità italiana, per discutere il progetto. La proposta mira a destinare gratuitamente l’area alla realizzazione del Museo dell’Immigrazione Italiana.
Nel 2023 la Federazione aveva già ottenuto un permesso quinquennale per progettare il museo sulla Costanera Norte, di fronte al Monumento a Cristoforo Colombo. Il nuovo progetto prevede una concessione di 30 anni per portare avanti l’iniziativa.
Nel corso della riunione, durata circa un’ora, i deputati hanno ascoltato il parere dei testimoni esperti e rappresentanti della comunità italiana.
L’architetta María Teresa Egozcue e Augusto Vettore dello studio EVPP, incaricati della progettazione, hanno esposto la presentazione del progetto. “Dal XIX secolo oltre 3 milioni di italiani sono emigrati in Argentina, e si stima che il 60% della popolazione abbia origini italiane”, ha ricordato Egozcue.
Il museo sorgerà all’interno del “settore 3 del distretto giovane”, una zona urbana destinata alle attività all’area aperta e a nuovi locali gastronomici.
«La presenza del Monumento a Colombo nello stesso luogo è una coincidenza significativa, che offre una grande opportunità per il progetto che proponiamo», ha spiegato l’architetta María Teresa Egozcue.

Il rendering del museo secondo il progetto presentato.
Visibile anche dall’aeroporto, il museo rappresenterà un importante contributo socio-culturale e turistico per la città, valorizzando le radici della collettività italiana, invitando residenti e turisti a scoprire un aspetto fondamentale della storia argentina
L’edificio, di 1.700 metri quadri su due piani, verrà costruito con soluzioni architettoniche bioclimatiche, per ridurre l’impatto ambientale e i costi di gestione, e sarà una porta d’ingresso alla piazza del monumento a Colombo. Ospiterà un bar con specialità italiane e un auditorium introduttivo.
Al piano inferiore, i visitatori percorreranno sale oscure con proiezioni audiovisive immersive, che potranno essere aggiornate periodicamente senza costi aggiuntivi. Il museo sarà gemellato con il Museo dell’Emigrazione Italiana (Mei) di Genova, che fornirà contenuti e tecnologie per un’esposizione interattiva.

Un altro rendering della sezione verticale del progetto.
Durante la riunione sono intervenuti anche rappresentanti della comunità italiana come Dario Signorini, ideatore del progetto. “È un sogno poter fare questo omaggio a tutte queste persone che hanno fatto tanto per questo Paese, che sarà anche un’opportunità di sviluppo per le nuove generazioni”, ha dichiarato il presidente di Fediba.
Inoltre, Signorini ha specificato che sarà fatto un investimento di più di 5 milioni di euro per la costruzione di questo museo, “dove riflettere sul nostro passato e progettare per il futuro”.